Abbiamo già parlato in questo blog delle padelle antiaderenti, ma con questo articolo vorrei sviscerare meglio il problema.

 

La domanda è:

Le padelle antiaderenti sono nocive o no?

In un articolo del corriere della sera possiamo leggere:

«Probabile cancerogeno». Così è stato etichettato nel 2006 negli  Stati Uniti l’acido perfluoroattanico o Pfoa, un derivato chimico utilizzato nella fabbricazione del teflon, materiale molto impiegato nella produzione dei rivestimenti delle pentole antiaderenti. La definizione, data dalla US Environmental Protection Agency (Epa, l’agenzia americana per la protezione dell’ambiente), ha portato l’Epa alla decisione di eliminare il Pfoa entro il 2015 dai processi di produzione, per limitare l’inquinamento ambientale. Ora la sostanza chimica torna sul banco degli imputati: uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of Exeter e pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives ha dimostrato che livelli elevati di questa sostanza nel sangue sono collegati a un maggior pericolo di sviluppare malattie alla tiroide. Soprattutto nelle donne per le quali, essendo più sensibili ai problemi della ghiandola endocrina, il rischio risulterebbe raddoppiato.(Fonte Corriere della Sera)

Ma non è tutto, in un altro articolo pubblicato su Galileo possiamo leggere:

“Oggetti di tutti i giorni come padelle antiaderenti, contenitori per il cibo, prodotti per la pulizia e lubrificanti nascondono al loro interno una seria minaccia per il cuore. Questa minaccia è l’acido perfluoroottanoico(PFOA), da tempo sotto osservazione perchè sospettato di essere tossico e di essere coinvolto nell’insorgenza di cancro al fegato, al pancreas e alla prostata. Oggi però i ricercatori dell’Università della West Virginia  di Morgantown mostrano  per la prima volta, sugli Archives of International Medicine , un pericolo diverso legato al PFOA, quello di aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.” (Fonte Galileo)

La sostanza oggetto del dibattito è il PFOA,  emulsionante utilizzato nella produzione del teflon, il rivestimento delle padelle antiaderenti.

Le ditte produttrici però assicurano che tale sostanza non è più presente nel prodotto finito in quanto viene eliminata dai processi di produzione ad alte temperature.

Tuttavia questa sostanza sembra essere presente nel sangue della maggioranza delle persone esaminate… ( Ma questo potrebbe essere dovuto ad un inquinamento dell’aria piuttosto che alle pentole antiaderenti)

Quindi tutto sommato, valutando solo questi dati le pentole antiaderenti sembrano non essere poi così perisolose…

Ma c’è di più:

Direttamente sul sito della Dupont, la multinazionale che ha inventato e distribuito il teflon nel mondo possiamo leggere:

I fumi prodotti dal surriscaldamento di una pentola antiaderente sono nocivi per gli uccelli?

Poiché gli uccelli hanno apparati respiratori estremamente sensibili, occorre prendere le necessarie precauzioni. I fumi e gli odori di cucina non hanno praticamente alcun effetto sulle persone ma possono far star male o addirittura uccidere alcuni uccelli domestici, spesso in tempi rapidi. I fumi di cucina provenienti da qualsiasi tipo di pentolame, non solo antiaderente, possono infatti danneggiare i polmoni degli uccelli a velocità allarmante. Ecco perché coloro che possiedono uccelli domestici devono proteggerli, p.e. tenendoli fuori dalla cucina, non lasciando mai incustodite le pentole sul fuoco, facendo attenzione a non surriscaldarle e assicurando una buona ventilazione in cucina.

E ancora

I fumi prodotti dal surriscaldamento di una pentola antiaderente sono nocivi per le persone?

I fumi emessi da un polimero surriscaldato possono produrre sintomi definiti come “febbre da fumi di polimero” – sintomi simili a quelli dell’influenza, non gravi per l’uomo ma che possono essere fatali per l’apparato respiratorio degli uccelli.
(Fonte Dupont)

Queste affermazioni provengono direttamente dai produttori che non possono evidentemente fare finta di nulla di fronte a qualcosa di evidente… È plausibile pensare che abbiano però ridotto al minimo il problema per fare in modo di non danneggiare il loro business…

Dal momento che gli uccelli, con un apparato respiratorio più sensibile del nostro, muoiono in presenza dei gas emessi dalle pentole antiaderenti è plausibile pensare che comunque questi gas non facciano troppo bene nemmeno a noi, soprattutto se l’esposizione è continua e ripetuta giorno dopo giorno…

I gas emanati dalle pentole antiaderenti sembrano essere misture complesse che variano la loro composizione a seconda della temperatura. A qualsiasi data temperatura, il gas comprende una o piu’sostanze chimiche dominanti, mentre le altre sostanze sono presenti in quantita’ minori. Non sono stati studiati ne’ gli effetti a lungo termine sulla salute degli animali esposti ai gas, ne’ l’accumulo di tali sostanze chimiche nei cibi, ne’ i potenziali effetti di questi gas sugli esseri umani.

Quindi la risposta alla domanda Le pentole antiaderenti sono nocive?

Per quel che mi riguarda è , sono nocive, e meno si utilizzano meglio è!

C’è però una soluzione al problema, la soluzione definitiva per rendere le pentole antiaderenti innocue, è stata scoperta da uno scienziato, e può essere applicata da tutti… In questo video lo scienziato in questione ci mostra come fare:

Ovviamente questo video è a puro carattere ironico… In ogni caso questo tipo di soluzione risolve il problema alla radice 😉

L’alternativa?

Il mio consiglio è quello di utilizzare al posto delle pentole antiaderenti delle pentole di ferro, antiaderente naturale. Il problema di queste pentole è che possono fare la ruggine, per ovviare al problema è necessario asciugarle bene prime di riporle, non lasciarle mai del tempo con all’interno dei liquidi e, se non le si utilizzano per alcuni giorni, è bene stendervi sopra un filo d’olio come protezione.

Le pentole in ferro le puoi trovare da alcuni rivenditori di strumenti per la cucina oppure online, puoi guardare qui e anche qui

P.s. 

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