Consapevolezza, una parola dal significato molto ampio, il dizionario dice: “caratteristica di chi è informato di qualcosa, caratteristica di chi si rende conto di un fatto“.
Quindi possiamo essere consapevoli in un campo e totalmente inconsapevoli in un altro, d’altra parte sarebbe impossibile essere informati su tutto, nel mondo vengono sfornate ogni giorno milioni di informazioni nuove!
A questo punto possiamo affermare con sicurezza che nessuno può definirsi consapevole in senso totale :-)!
Possiamo dire che esistono persone consapevoli in ben determinati campi:
lavoro,
salute,
politica
etc.
Ma ecco che arriva, nascosto tra le righe il killer numero uno della consapevolezza:
l’idea di conoscere già tutto ciò che serve in quel determinato campo!
Socrate diceva “So di non sapere” questa frase racchiude in se davvero tanta saggezza ed è la chiave per aumentare la nostra consapevolezza e le nostre possibilità.
Se ci rendiamo conto di non sapere allora siamo più spronati a ricercare, a leggere, a conoscere cose nuove che possono fornirci nuove possibilità, se invece, al contrario, crediamo già di sapere quanto basta allora ci areniamo dentro alle nostre idee limitate e non avanziamo mai di un passo!
Questo vale un po in tutti i campi, ma come abbiamo già detto non possiamo conoscere tutto, per questo credo sia molto importante realizzare una sorta di “schema delle priorità” per renderci meglio conto quali sono i campi che necessitano più attenzione da parte nostra, quali sono i campi dove dobbiamo impegnarci per aumentare la nostra consapevolezza.( ne parlerò nei prossimi articoli :-))
Consapevolezza dicevamo significa rendersi conto di una determinata cosa, di un determinato problema, ma fino a quando non raggiungiamo la consapevolezza necessaria non riusciamo a “renderci conto del problema” e per questo a molte persone appare del tutto insensato approfondire diverse tematiche, non vedono il problema e quindi non vedono neanche la possibilità di ricercare una soluzione…
Per questo, come è successo a me, per cominciare a guardarci davvero intorno, spesso abbiamo bisogno di una “cura d’urto” che può manifestarsi in noi attraverso problemi di salute, problemi di soldi, problemi relazionali: una cura che a prima vista appare come una maledizione a che se ben affrontata può diventare un trampolino di lancio verso una vita nuova, dove prendono valore cose che prima non avremmo nemmeno degnato di uno sguardo…
Quindi se stai affrontando un grosso problema sappi che esso non è una maledizione ma può trasformarsi nel più grande trampolino di lancio della tua vita, ne parleremo ancora nei prossimi articoli…
Credo che se stai leggendo queste righe sei una persona aperta e pronta al cambiamento, affamata di informazioni e pronta a lasciare andare vecchie convinzioni per far spazio a nuove cose, probabilmente conosci molte persone che invece marciscono nelle loro convinzioni, non ne vogliono sapere di provare a migliorare la loro vita, e quando gli porti dei buoni consigli fanno spallucce convinti di sapere già tutto ciò che occorre per vivere e che tutto il resto siano solo delle grandi cavolate…
Invitali qui su miglioriamoci.net, questo blog è anche e soprattutto per loro!
E tu? credi di essere consapevole o ti sei reso conto di non sapere? Diccelo qui sotto nei commenti 🙂
Buona giornata a tutti
Amos B
l’idea di conoscere già tutto e per cominciare a guardarci davvero intorno, spesso abbiamo bisogno di una “cura d’urto”
Non potevi scrivere articolo migliore sul risveglio dell’ essere umano.
Rivoltare ogni nostra convinzione, mettere in dubbio ogni cosa e sperimentare situazioni nuove il più possibile, di questo abbiamo bisogno per apprendere la nostra fonte divina che vive in noi.
Ti metto questo link se non lo hai letto, ti consiglio di farlo è molto bello
http://tuttouno.splinder.com/post/25301647/schiavi-o-uomini-liberi
Ciao Dioniso, ho letto il link che mi hai segnalato è davvero interessante!
Finchè rimaniamo nella convinzione che la nostra condizione non è migliorabile non possiamo vedere alcun spiraglio, al contrario, quando apriamo la nostra mente e il nostro cuore alle possibilità infinite allora iniziamo a vedere ciò che prima era nascosto!
A tutti voi un abbraccio di Luce,sono Adelaide,e questi vostri sono i miei argomenti preferiti,difatti sono in Cammino verso me stessa,ed e’ proprio vero,piu’ conosco,apprendo,faccio mio,piu’ mi rendo conto che la strada non fnira’ mai.C’e’ sempre una cosa nuova da scoprire e poi ancora un’altra,quando credo di aver capito una cosa scopro che c’e ancora da approfondire…Praticamente,ho sempre fame,e piu’ mangio, piu’ ne ho bisogno…Ancora tante cose non mi sono chiare,sopratutto nei comportamenti,ho preso l’abitudine di chiedermi sempre,mentre faccio una cosa se sono nell’Amore,se lo sono stata,ma mi e’ difficile chiedermelo e darmi risposta in alcune circostanze,per esempio,come comportarmi se vedo qualcuno rubare? o commettere una brutta azione? Non solo nel senso civico,ma sopratutto nel mio modo di stare nell’Amore?E’ solo un piccolo esempio,ma il fatto stesso di avere dubbi ed incertezze,mi fa capire che sono ancora lontana da quella consapevolezza.Avete voglia di dirmi la vostra? Shanti
Ciao Adelaide, raggiungere la vera Consapevolezza approdando a quella che io chiamo la vera Verità con la V maiuscola è di certo un cammino lungo e ritengo che poche persone siano effettivamente a quel punto ( e di certo chi è a quel punto non appare in televisione o si eleva a guru, semplicemente vive, è!) per questo è normale avere delle incertezze.
Quello che tu fai è a mio parere una delle cose migliori: chiedersi sempre per ogni azione che compiamo se siamo nell’amore o, per dirla in altre parole se stiamo facendo qualcosa di sensato… E non è certo facile perchè molti nostri atteggiamenti ci possono apparire a prima vista normali, ma se non ci fermiamo alle apparenze e scaviamo nel profondo ponendoci domande possiamo scoprire che poi non sono così normali o così furbi…
Il discorso è molto ampio… Quando vediamo qualcuno rubare o commettere una brutta azione innanzitutto credo che dobbiamo chiederci se davvero quella persona stà facendo una cattiva azione o se ci appare così perchè filtriamo la cosa attraverso i nostri condizionamenti e pregiudizi…
E qui il discorso diventa super ampio 🙂 come possiamo valutare se una azione è buona o cattiva in modo assoluto? il concetto di bene e male è sempre relativo…
Tutte queste domande possono avere una risposta diversa per ognuno di noi sulla base del nostro percorso: l’importante è che non ci fossilizziamo nelle nostre risposte per evitare di costruirci dei nuovi limiti…
La ricerca della verità è un cammino molto interessante e lo diventa sempre più quando impariamo a concentrarci sul cammino piuttosto che sulla meta 🙂
Ciao Amos, molto interessante questo articolo: pur nella sua apparente semplicità, a mio parere racchiude uno dei noccioli principali di un problema profondo che ci accomuna tutti.
Dici che il killer numero uno della consapevolezza è “l’idea di conoscere già tutto ciò che serve in quel determinato campo!” , e penso che questo lo si possa facilmente appurare dall’osservazione costante e attenta delle persone che ci circondano, noi compresi.
Da quello che mi sembra di aver intuito, le persone generalmente incarnano questa idea in modi differenti.
-C’è chi,di norma, tende a coltivare il cinismo…persone che spesso hanno alle spalle un buon bagaglio di conoscenze specifiche in merito al campo in questione le quali, però, spesso tendono a dare molto per scontata l’incontrovertibilità assoluta di tali conoscenze (soprattutto se il campo in questione è scientifico), talvolta anche con una punta di supponenza, e che ritengono inutile e ridicolo indagare oltre e, specialmente, il provare a mettere in discussione queste loro verità acquisite. Magari puoi sentirle dire “ah, ma guarda che la tal cosa funziona così, eh!”, e stop, pietra sopra alla possibilità di un dibattito costruttivo e creativo… spesso chi coltiva questo genere di atteggiamento nei confronti delle cose tende a considerare il marcio che vede attorno a sé come un qualcosa che “si sa che esiste, è ovvio!”e, al tempo stesso, a starsene fermo nella sua fredda e acida rassegnazione ad alimentare scoraggiamento e pessimismo. A mio avviso, questo è l’atteggiamento più difficile da superare se si vuole raggiungere pian piano un livello di consapevolezza maggiore, eppure trovo che tutti quanti abbiamo spesso la tendenza a caderci dentro, senza nemmeno accorgercene!
-C’è chi, invece, si affida ciecamente all’”ufficialità”, in un determinato campo…o, meglio, alla via più battuta, quella più “tradizionale”.
Per esempio, stando su un piano prettamente concreto: di norma si sa che per ridipingere una parete di casa si chiama l’imbianchino, eppure uno può benissimo comprarsi rullo e vernice e far da sé! Esempio ridicolo, certo, ma se allarghiamo un po’ la questione a tanti altri campi, allora ci rendiamo conto che le possibilità che si prospettano davanti ad un’azione da compiere sono varie. Eppure molte persone (in parte tutti noi, oserei dire), tendono a chiudere le porte a queste altre possibilità, costruendosi infine una realtà rigida, limitata e limitante entro cui barricarsi, nella piena convinzione che diminuire drasticamente il numero di alternative, generalmente più “scomode”, sia la chiave per rendersi più semplice e felice l’esistenza.
E ci potrebbe anche stare, eh…ma se l’obiettivo è quello di aprirsi al mondo e alla consapevolezza, anche questo è uno degli atteggiamenti cui dovremmo fare attenzione. Queste persone, a mio parere, vedono nelle alternative una vera e propria minaccia alla propria precaria stabilità acquisita (non a caso mi pare siano soprattutto le persone anziane a favorire questo genere di atteggiamento), e, senza rendersene conto, tendono a difendere con le unghie e con i denti le loro verità comunemente accettate.
Infine c’è chi semplicemente non si accorge che c’è qualcosa che non va nel nostro modo comune di vedere le cose (cioè con il paraocchi datoci in dotazione alla nascita), e allora tranquillamente prosegue nel perpetrare condizionamenti e stereotipi stantii senza nemmeno sentirne il peso…o il disagio.
Ecco, trovo che, in linea di massima, noi tutti oscilliamo un po’ fra questi tre atteggiamenti mentali.
Io, personalmente, nonostante sia alla ricerca di una consapevolezza maggiore, incarno perfettamente questi tre tipi di persone, a seconda del campo in cui mi applico…l’obiettivo è eliminare poco per volta quelle che, secondo me, sono le cause scatenanti di tali atteggiamenti che, alla fin fine, possono dirsi solo di chiusura…(.senza però diventare rigida nel senso opposto come, ahimé, tendono a fare molti di quelli che indagano un po’ questo vastissimo mondo che è la conoscenza del sé.)
Una di queste cause, secondo me, è la paura.
Forse la paura dell’ignoto, quella di andare controcorrente e ritrovarsi con in mano un pugno di mosche, quella di cambiare, quella di andare a scavare a fondo al proprio essere e al cuore della vera natura umana. Paura di perdere l’ancora di salvezza che sono le nostre sicurezze acquisite…
Credo sia la paura quella che ci fa tentennare davanti alla possibilità di imbiancarci da soli la nostra parete di casa…forse perché farlo dovrebbe voler dire rischiare di commettere uno sbaglio, e prendersi la responsabilità di un nostro possibile errore…è sicuramente più facile e comodo utilizzare un metodo collaudato e chiamare l’esperto del settore, e toglierci inutili rischi.
Questo meccanismo di paura funziona con una parete da imbiancare, figuriamoci con cose ben più importanti!
Adelaide, ti chiedi giustamente cosa faresti se vedessi un uomo rubare…non saprei, anche lì la questione potrebbe risolversi in mille possibilità, solo che noi sappiamo per convenzione che solo una è considerata giusta da tutti: denunciare il ladro alle autorità…eppure non è assolutamente detto che sia per forza l’unica cosa che uno può fare… forse se una persona fosse veramente nell’Amore (che io personalmente lo traduco come essere una persona talmente tanto consapevole di sé e del mondo da essere totalmente libera di scegliere), allora potrebbe andare dall’uomo che ruba (poiché libera dalla paura di essere aggredita… anche se lì si andrebbe oltre l’istinto di sopravvivenza ma forse è un discorso a parte) e semplicemente chiedergli il motivo per cui lo fa ed aiutarlo a scegliere cosa veramente per lui è meglio fare…ha solo fame o vuol fare del male gratuito? Che, poi…il male è veramente male oppure no? E le persone a cui sta rubando?
Insomma, è un po’ complicata la questione.
Questo, secondo me, poiché non siamo per niente allenati a pensare in maniera flessibile e dinamica, pronti ad aprirci al cambiamento di rotta, bensì siamo incoraggiati fin dall’infanzia a diventare adulti rigidi e fin troppo coerenti, a coltivare nobili ideali e valori eterni e immutabili, quando in natura di immutabile non vi è assolutamente nulla!
E l’amarsi per sempre, il lavoro fisso, la casa dove vivere felici e contenti per tutta la vita, il matrimonio ecc. ecc ecc… ci siamo nutriti di questo genere di valori fin dalla culla, quando guardavamo i cartoni animati con le principesse e il principe azzurro, poi a scuola, dove ci hanno imposto dei ritmi slegati dai nostri naturali, poi al lavoro dove tutti i giorni, per tutta la vita, è sempre tutto uguale e noioso allo stesso modo, poi in famiglia, dove spesso si scade nella palude della routine…
Ripeto, è difficile essere flessibili quando si tratta di dipingere una parete, figuriamoci in casi simili!
Quello che sto provando a fare io è distruggere pian piano tutti quei valori e convinzioni che, fino ad un minuto fa, ritenevo importanti e sacrosanti…non per il piacere di farmi casino in testa, bensì nell’intento di mettermi in discussione in modo possibilmente creativo, per creare nuovo dal vecchio e così via, per mantenere viva in me l’emozione della scoperta, l’entusiasmo fresco di una bambina nonostante abbia 26 anni, per aggiungere un tassellino minuscolo di consapevolezza nel mio cuore.
Quindi, Adelaide, qui dici: “Ancora tante cose non mi sono chiare,sopratutto nei comportamenti,” ecco, secondo me la cosa forse più importante che puoi fare è quella di non assillarti troppo sulla domanda “ero nell’amore o meno”, perché forse rischi di cadere nella trappola del darti uno schema comportamentale fisso e rigido in cui importi. Credo che nel cammino di scoperta di sé sia fondamentalmente buono essere innanzitutto flessibili con se stessi, che non vuol dire esser privi di volontà, ma neppure crearsi nuovi schemi rigidi di valori da seguire per rimpiazzare quelli più tradizionali abbandonati… secondo me bisogna stare attenti a non crearsi un “nuovo credo” (ed è la cosa più difficile da fare, ahimè ç_ç), come vedo succede spesso negli ambienti in cui si parla di questi argomenti, bensì tenersi aperti ad ascoltare tutto ma tenere solo ciò di cui si ha bisogno al momento, senza fossilizzarsi a rimuginare troppo (e in maniera pessimistica) sui comportamenti che abbiamo tenuto e ci sono sembrati non in linea con i nostri pensieri…E’ buono riflettere su come abbiamo agito, però più che crucciarsi del non esser stati impeccabili come avremmo voluto (la trappola maledetta della troppa aspettativa>_<) , forse è buono guardare al proprio agire con calma e tranquillità, soprattutto poiché è passato, mentre il presente è ora, ed è tutto da fare.^_^
Credo che se vi è buona consapevolezza, alla fine non è così importante quello che si sceglie di fare: se sono consapevole veramente che vi sono mille modi per dipingere la parete e non ne temo novecentonovantanove come la peste (oppure il contrario), bensì sono spiritualmente aperta alla possibilità di sperimentarli tutti, allora posso finalmente scegliere nella piena libertà e responsabilità della mia azione, poiché non più dominata dalla paura bensì padrona di me stessa.
Che papiro!^_^
Ciaoo^_^
Grazie Luna per il tuo apporto 🙂 che dire sono completamente daccordo!
Cari Amos e Luna,vi ringrazio per il confronto,ma alla fine ho capito che devo essere io a decidere,lo faro’ senz’altro,mi lascero’ guidare dal mio sentire del momento,non avevo messo in discussione il “colpevole”il perche’ ed il contesto del delinquere,bensi’ me stessa in primo piano,l’imbarazzo dell’incertezza sul da farsi,io cerco di non coinvolgermi nel giudizio,nella critica,anzi benedico una persona che mi pone sotto gli occhi tali eventi,per me e’ un messaggio da cogliere,per riflettere,per chiedermi se nel suo agire c’e qualcosa di me che devo capire,difatti anche io,nel mio passato,ho compiuto brutte (?) azioni,e mentre le facevo io, mi davano fastidio quando le facevano gli altri. Oggi e’ diverso,vedo tutto in maniera diversa,sto sforzandomi di abbattere le barriere degli schemi sociali,dei pregiudizi,della condanna e quant’altro..Se sono qui a scrivere e’ perche’ intendo aprirmi a nuovi orizzonti e camminare senza bagaglio,senza il peso di preconcetti inutili,,e non certo per crearmi delle gabbie dorate,di qualsivoglia credo o religione, o pensiero.chi mai, avvistata la liberta’ si farebbe ancora rinchiudere?Anzi, piu’ se ne assapora,piu’ ci si rende conto di quanto e’ preziosa e delicata,talvolta vacilla,puo’ essere corrotta o venduta per il miglior compromesso,barattata per una allettante contropartita,ma ormai io ho l’eta’,la capacita’ e,perche’ no,la consapevolezza,che niente al mondo vale tutto cio’ che Essa mi da,a cominciare dal libero pensiero,e’ una strada intrapresa dalla quale non torno indietro,perche’ niente mi son lasciata dietro che valga piu’ di cio’ che potro’ trovare lungo la Via..finalmente posso godermela con gioiosita’,con leggerezza,apprezzarne la bellezza con la stessa meraviglia dei bambini,e’ come rinascere,e mi rendo conto, dopo una vita da cieca,che non avevo mai “guardato”quanta grazia,abbondanza,perfezione,c’e’ per noi, gratis,mentre paghiamo caro e amaro un posto al sole sociale,quando basta affacciasi alla finestra per averlo gratis e senza lotte.Grazie,a presto,vado al lavoro.. Namaste’
Ciao Adelaide!
Credo di aver capito meglio cosa intendevi al riguardo del ladro…il timore è quello di giudicare ancor prima di accorgersene, più o meno, giusto? Quindi, giudicare e non “cogliere al volo l’occasione di imparare qualcosa di nuovo”?
Se è così, allora a mio parere sei veramente da ammirare, e anche se dici che il cammino è ancora lungo, poiché ti metti già a confronto con la parte più rognosa che ci fa inconsapevolmente tornare indietro: il giudizio.
Io, personalmente, spesso tendo a dimenticare che il mio agire e pensare quotidiano è moltissimo condizionato dal giudizio che do a me stessa e agli altri, e questo è il modo più semplice per crearsi quei nuovi credi di cui parlavo nel commento di prima…spesso cado nella trappola del “credere rigidamente” al mio giudizio, e la cosa mi da molto da fare, proprio perché il più delle volte neppure ci penso che sto giudicando ottusamente! Mentalmente so che ciò a cui anelo è la libertà, ossia, come giustamente dici tu, quel “aprirmi a nuovi orizzonti e camminare senza bagaglio,senza il peso di preconcetti inutili,”, eppure la forza dell’abitudine a cui sono stata abituata da sempre mi fa spesso ricadere, nel concreto, nel tranello della chiusura e del giudizio/pregiudizio.
Voglio provare a colmare le distanze fra pensiero ragionato, pensiero istintivo e azione, ed è una bella sfida, direi!^_^
“…Anzi, piu’ se ne assapora,piu’ ci si rende conto di quanto e’ preziosa e delicata,talvolta vacilla,puo’ essere corrotta o venduta per il miglior compromesso,barattata per una allettante contropartita,ma ormai io ho l’eta’,la capacita’ e,perche’ no,la consapevolezza,che niente al mondo vale tutto cio’ che Essa mi da,a cominciare dal libero pensiero,e’ una strada intrapresa dalla quale non torno indietro,perche’ niente mi son lasciata dietro che valga piu’ di cio’ che potro’ trovare lungo la Via..finalmente posso godermela con gioiosita’,con leggerezza,apprezzarne la bellezza con la stessa meraviglia dei bambini,e’ come rinascere,e mi rendo conto, dopo una vita da cieca,che non avevo mai “guardato”quanta grazia,abbondanza,perfezione,c’e’ per noi, gratis,mentre paghiamo caro e amaro un posto al sole sociale,quando basta affacciasi alla finestra per averlo gratis e senza lotte”
Condivido pienamente questo tuo pensiero, trovo anche io che se una persona intraprende questo genere di percorso (che, comunque, ritengo essere diverso per ogni persona, pur nel conseguimento finale dello stesso scopo, la libertà totale) non possa più tornare indietro.
E’ come essersi di colpo svegliati per metà da un incubo…l’unico desiderio che si può provare è quello di svegliarsi del tutto, e non ci si pensa neppure a tornare a dormire!
CONSAPEVOLEZZA, per come la concepisco io (e per quel pochino di essa che mi sono faticosamente guadagnata), è aprire i rubinetti del cuore per vuotarlo da ogni cosa ( e per cosa intendo l’attaccamento a qualsiasi preconcetto, idea fissa, valore, persona ecc che ci faccia ristagnare nella palude interiore del “non-cambiamento”), per lasciarlo libero di accogliere ciò di cui ha veramente bisogno al momento ma tenerlo sempre in “allenamento” a vuotarsi di nuovo, pronto ad un nuovo vigore.
Grazie, Adelaide, per aver condiviso i tuoi bei pensieri e obiettivi!^_^
A presto ^_^
Ciao,cara Luna,ho letto con piacere il tuo commento,e ho pure constatato quanta saggezza e bellezza c’e’ in una giovane donna come te,e’ piuttosto insolito,lasciatelo dire,io lavoro in un ristorante come dipendente e sono stata commerciante prima per molti anni,quindi una vita sempre a contatto con la varia umanita’,e vedo e sento le priorita’ di vita dei giovani,soldi,carriera,sistem-simbol,sesso,ecc.io penso che una giusta e sana dose di risolutezza ed ambizione ci vuole,anche e sopratutto per incrementare la propria creativita’,ma accompagnate e sorrette anche da una giusta dose di consapevolezza,di riflessione,e serenita’ d’animo.E’ l’eta’ dell’espansione,della potenzialita’,che purtroppo spesse volte viene corrotta e venduta per comodo,per fare la strada piu’ corta e redditizia,si e’ ammaliati dalle chimere colorate,e ad un certo punto qualcuno si accorge che si e’ costruito da solo una gabbia dorata,fatta di compromessi,di regole dure,e costretto a sottostare al sistema.Cosi si diventa stressati,nervosi,pieni di fobie e paure,il corpo comincia a mandare segni di disagio,di allarme,ma si e’ ormai sordi alla voce dell’Anima,ed insorgono le malattie…
E’ quindi una gioia sentire una giovane donna come te gia’ consapevole di tante cose,profonda e lucida nelle idee.Per me e’ stato diverso,alla tua eta’ avevo gia’ tre figli,sgobbavo come una matta sia in casa sia nei miei negozi,a 40 anni e’ arrivata la quarta figlia l’Arcobaleno della mia vita,dopo tre maschi…Ho tanto patito a livello emotivo,non ho vissuto tanto bene,certo che se avessi avuto allora la consapevolezza di oggi mi sarei risparmiata una vita di amarezze,di rancori,di negativita’e di brutture,
Tu non hai idea di quanta merda ho dovuto spalare da dentro le mie fondamenta,e quanta ancora ne tolgo tutti i giorni,ho fatto le pulizie grosse,ed ora cerco di mantenere un po’ pulito,perche’ solo se il contenitore e’ vuoto posso metterci dentro qualcosa di nuovo,accogliente e recettiva al cambiamento…tu sei avvantagiata, perche’ sei gia’ consapevole,e tanti amari vissuti ti saranno risparmiati. Ti auguro un proseguio luminoso e che la tua Luce sia cosi’ radiosa da contagiare chi ti sta vicino.
Shanti
Adelaide e Luna, sono davvero contento che vi siate incontrate su questo blog e che lo abbiate arricchito con i vostri interessanti commenti 🙂
Mi piace Adelaide di come parli della libertà, sono completamente d’accordo con te!
dolce Amos,tu e pochi altri giovani siete i nuovi Messia,non vorrei usare dei paroloni,ma al momento non ne ho altre..per dire che tanto tempo fa era stato predetto che alcuni giovani uomini sarebbero nati con gloriosi intenti,pervasi
da aneliti di Liberta’ e pace,capaci di contagiare gli altri,di inviare Luce ed Amore,io direi “Traghettatori” perche’ aiuterete l’Umanita’ al cambiamento,l’accompagnerete con mano dolce verso la trasmutazione,ci sono fermenti nell’aria,e tutti o quasi saremo coinvolti e preparati per il grande salto.Ci apprestiamo ad entrare in una nuova era e una Nuova Terra, ad un’altra e piu’ elevata dimensione.
non mi dilungo oltre,dico solo che il mio cuore e’ colmo di gioia e Amore verso chi prega e si impegna anche per chi non sa o non vuole farlo.
Vado al lavoro, ti auguro una miracolosa Vita,Namaste’
Grazie Adelaide! Quello che dici è qualcosa di molto grande e importante… Non so se davvero posso cingermi di queste vesti, se ne sono degno, ma farò del mio meglio per diffondere ciò che credo sia giusto e importante, tenendo sempre ben presente che io non ho nessuna vera verità in mano, ma ho solo la mia verità e qualunque cosa posso dire non deve essere interpretata in altro modo che un’indicazione, come ho scritto sull’altro mio blog “Visione globale“:
“Questo blog non vuole convincere nessuno, non contiene la verità assoluta…
é solo un punto di vista, una collina, dalla quale ammirare il panorama: la collina non fornisce nuovi occhi per guardare, ma solo un punto sopraelevato, diverso dal solito, dal quale guardare il panorama con i propri occhi!”
Ti ringrazio ancora per le tue parole che conserverò nel mio cuore!
Un abbraccio
Amos B
Dolce Amos,questa tua umilta’ e’ un’ulteriore conferma della Bellezza del tuo Spirito,della Grandiosita che egli E’ sotto le spoglie di un uomo qualunque.
Sai meglio di me che i piu’ grandi Uomini,gli Illuminati,i saggi,i profeti,tutti quelli che hanno lasciato un segno di Luce e saggezza,che hanno lasciato orme indelebili sul nostro cammino,per aiutarci a ritrovare sempre la strada, tutti questi Angeli in Terra non conoscevano o davano importanza al’enorme eco che avrebbero avuto le loro parole,hanno vissuto d’umilta’,di sufficiente sopravvivenza o poverta’. Ma anche altri emeriti sconosciuti,che si prodigano per il bene dell’umanita’,restando in disparte,anche la loro preghiera arriva a noi,tutti gli uomini di buona volonta’,semplici,e neanche senza tanto sapere, fanno la loro parte,con pensieri e gesti di compassione, d’Amore,di gratitudine verso tutto cio’ che e’,e sai pure che piu’ siamo,nel nostro piccolo,nella nostra personale volonta’e potere,possiamo dare un piccolo contributo di speranza per un mondo migliore,piu’ degno,piu’ vicino all’Uomo che saremo presto!
Ora vado al lavoro,anche se non ho tanta voglia,di Domenica mi pesa un po’,ma e’ la mia vita..A presto,Amos,grazie, a nome di tutti,di esserci,un caro e dolce saluto a Luna
Shanti
Buon lavoro Adelaide! E grazie ancora, per le tue parole
ti auguro una bellissima vita piena di amore!
il celebre motto di socrate “so di non sapere” e’ un insegnamento sempre valido per tutti… un grande insegnamento di umilta’ 🙂
Ciao Daniele, benvenuto su Miglioriamoci 🙂