“Eh va beh, se guardiamo tutto allora non dovremmo mangiare più niente…”
Questa è la frase che in genere tutti coloro che vogliono mettere in guardia le persone dai pericoli presenti nel cibo si sentono dire… E questo può essere molto frustrante!
Una persona mi ha scritto chiedendomi cosa rispondere a queste persone… Ho pensato fosse utile per tutti condividere la mia risposta:
Domanda incriminata “Se guardiamo tutto allora non dovremmo più mangiare niente…”
Cosa penso io di questa domanda:
A mio parere è una domanda figlia dell’ignoranza. Nessuno di coloro che la pronunciano mangerebbe del veleno per topi, perchè sa che quel veleno gli farebbe male, ne è pienamente consapevole… Invece tutti mangiano determinate schifezze perchè non sanno ( e non vogliono sapere) che gli faranno del male…
La differenza principale tra il primo caso ( il veleno per topi) e il secondo ( schifezze varie) risiede nel tempo che l’effetto negativo ci mette a manifestarsi: se mangi del veleno per topi stai male subito, se invece mangi ogni giorno il dado contenente glutammato non stai male subito, ma con tutta probabilità starai molto male in futuro…
Quando poi starai male difficilmente collegherai quello stare male con ciò che hai mangiato nei 20 anni precedenti…
Quindi, mangiare veleno per topi o mangiare determinate schifezze moderne è molto, molto simile, ma per la percezione umana sembra che il primo faccia davvero male perchè si manifesta subito, mentre il secondo in fondo non faccia nulla, in quanto i suoi effetti si manifestano nel tempo senza quindi un collegamento chiaro causa-effetto.
Le persone che pongono queste domande non vogliono saperne di cambiare, il più delle volte risulta inutile qualsiasi argomentazione… È già un ottimo obbiettivo riuscire a fargli capire che la maggioranza di quello che mangiano è costituito da schifezze… Ma da lì a farli decidere di cambiare ce ne passa ancora davvero molto…
Perchè un conto è saperlo e un altro è esserne consapevoli
A queste persone si può rispondere che non si tratta di guardare tutto, si tratta solo di mangiare alimenti e non veleni… E su questo tutti sono d’accordo in genere…
Continuare a mangiare determinate schifezze corrisponde a mangiare veleni.. Quindi non è certo un comportamento da furbi o intelligenti quali credono di essere solitamente queste persone 😉
Il primo passo è rendersi conto di non sapere, solo in quel modo si è disposti a valutare nuove informazioni, solo in quel modo ci si può accorgere di quanto si viene presi in giro ogni giorno…
Non si tratta di guardare tutto, si tratta di smettere di farsi prendere in giro da un sistema costruito solo ed esclusivamente per fare soldi:
prima di acquistare un televisore la maggioranza delle persone visita più negozi, valuta più modelli, i pro e i contro: valuta più cose possibili! La stessa cosa avviene per una automobile e in maniera maniacale per una casa… Come mai però questo non lo si fà per il cibo che in fondo determina la nostra salute e di conseguenza tutta la nostra vita? Come mai si risponde subito “eh se guardiamo tutto allora…”
Non si tratta di guardare tutto fino al più insignificante dettaglio:
nessuno controlla che il nuovo televisore abbia la presa scart a destra piuttosto che a sinistra, ma tutti valutano bene l’ampiezza dello schermo, la chiarezza dell’immagine etc. scartando a priori tutti i modeli che non sono all’altezza, poi sarà molto meno importante se uno pesa 5 kg e l’altro 4…
Questo per dire che esistono delle priorità, e questo vale anche e soprattutto per il cibo: è un comportamento completamente da stupidi quello di non valutare nessun aspetto della qualità del cibo che mangiamo per il semplice motivo che valutare tutti gli aspetti sarebbe impossibile…
Quello che è importante, è valutare le cose più importanti, poi tutti sanno che oggi anche gli alimenti più biologici del mondo sono in qualche modo contaminati dall’inquinamento dilagante.
Un conto però è mangiare quegli alimenti che possimao dire hanno un tasso di tossicità pari per esempio a 5 ( alimenti biologici-biodinamici, prodotti nel modo più naturale possibile, che prendiamo come il meglio ottenibile oggi) e un altro è mangiare quelli che hanno un tasso di tossicità pari a 80 (alimenti industriali prodotti con metodi moderni mettendo al primo posto il guadagno e non la salute, la logica del denaro e non la logica della vita)
Quindi ancora una volta, non si tratta di guardare tutto fino al più piccolo dettaglio, ma nemmeno di far finta di non vedere ciò che è evidente e grande come una casa: un sacco di alimenti moderni sono altamente pericolosi per la nostra salute!
Purtroppo non tutte le persone riescono a capire questo semplice discorso, quelle che non lo capiscono e si intestardiscono a continuare a mangiare di tutto lo capirano quando per loro verrà il momento giusto, inutile insistere, spesso è solo energia sprecata.
Nel mio programma completo “L’inganno nel cibo” sono presenti le ricette per un mese intero, tutte realizzate con alimenti che si possono definire sani, ognuna di esse smentisce la frase “beh se guardiamo tutto allora non dovremmo mangiare più niente…” 😉
P.s
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Ti capisco benissimo, Amos, perchè parlare a certa gente può essere decisamente frustrante.
A me fa particolarmente arrabbiare sentire certe risposte cretine che rivelano il più bieco qualunquismo, ma tant’è. In fondo il basso livello di giudizio di una persona rivela inequivocabilmente anche il suo misero stato di salute, quindi non c’è da meravigliarsi se la stragrande maggioranza della gente ragiona così.
Io sono convinto però che è soprattutto una questione di comunicazione. Chi sa comunicare, conoscendo la psicologia e i punti deboli dell’ interlocutore, riesce più facilmente a trasmettere un messaggio.
Ciao Michele, sì in effetti andando a toccare i punti giusti è più facile riuscire ad essere ascoltati… Ma se non c’è un minimo di voglia di cambiare nell’interlocutore, quella attenzione che puoi riuscire ad ottenere per alcuni minuti il più delle volte non frutta nulla… Finita la conversazione in genere la persona ritorna nelle sue abitudini come se non la discussione non ci fosse ai stata…
Come dico sempre fino a quando non arriva il momento giusto le persone difficilmente hanno orecchie per ascoltare.
Innanzitutto ringrazio Amos per i suoi consigli che trovo preziosissimi.
In effetti è vero che ogni volta che si tenta di allertare le persone sui danni alla salute di certe “schifezze” sembra di scontrarsi con un muro di ignoranza. Per la mia esperienza credo che le resistenze di certa gente siano dovute ad una sorta di orgoglio che non permette loro di vedere con lucidità e di non ammettere di essere in errore; anche se sono convinta che qualcosa entri in loro ….
Ciao Sandra, grazie per il tuo contributo 🙂
Esatto Amos,
funziona proprio così… Il problema è sempre lo stesso, non prendersi la responsabilità delle proprie azioni! Ancor più difficile è cambiare le proprie abitudini.
Si rimanda, si rimanda perchè tanto a me non capiterà… E quando poi capita si dà la colpa alla sfiga o al destino!
Bisogna continuare ad informare come fai tu fino a farla diventare una presa di coscienza globale.
Ciao Rocco 🙂
Hai centrato il problema essenziale: la mancanza di volontà da parte di determinate persone di prendersi la responsabilità del proprio corpo e della propria salute rimandando di giorno in giorno…
Ma prima o dopo la consapevolezza si diffonderà ovunque 😉
Per questo è importante che si continui a parlare e ad informare, e tu lo fai egregiamente; anche a me capita a volte di “sorvolare” su alcuni alimenti, ma oramai dentro di me si è insinuato il “dubbio”…il “dubbio” che ciò che mangiamo non è sano, e quindi la volontà di ricercare cibi più sani, o meglio, meno nocivi. E’ una guerra, e noi siamo in trincea e ci dobbiamo difendere; a volte cadiamo “feriti” (con i cibi dei fast food!!) ma poi ci rialziamo e continuiamo a combattere. L’importante è essere consapevoli che è un cammino lungo e faticoso quello della ricerca dei cibi sani, e non finisce mai! GRAZIE Amos, anche questo è un altro articolo molto interessante.
Ciao Simonetta, grazie per i complimenti 🙂
Non sempre si hanno gli strumenti adeguati per valutare il grado di tossicità di un alimento. Non è solo il tempo dell’effetto a differenziare il veleno per topi dal cibo industriale, ma il riconoscimento di effettiva pericolosità, che nel primo caso è certificata da enti di controllo, nel secondo è affidata ad una nostra indagine ed alla nostra individuale conoscenza e consapevolezza. L’affermazione “Se guardiamo tutto allora non dovremmo più mangiare niente..” indica la mancanza di una demarcazione chiara tra ciò che è pericoloso e ciò che non lo è. Una linea rossa che ognuno dovrebbe segnare da sè ( al contrario di ciò che avviene per il veleno per topi ), per questo solo una minoranza riesce a farlo…
Sì Fabio, determinare cosa è alimento e cosa è veleno oggi non è sempre facile e la maggioranza delle persone si fida di quanto legge scritto in grande sulle confezioni e più in generale delle leggi e dei controlli che dovrebbero tutelare la salute del consumatore…
Oggi però nell’era dell’informazione questo è molto limitante e riduce a vivere all’interno di un continuo inganno… Quando le persone capiranno questo allora cambieranno in quanto si renderanno conto che sono loro che devono tutelare la propria salute se vogliono farlo con efficacia!
grazie per le informazioni che condivido pienamente, sono sempre stata sostenitrice di un’alimentazione naturale basata su frutta e verdura, anche se ad essere sincera la verdura non mi e’mai piaciuta ,fino a che ho scoperto i succhi di frutta e verdura fatti con la centrifuga! Il mio stato di salute( pressione alta e colesterolo) si e’ normalizzato senza utilizzare farmaci, pertanto sono convinta di cio’che affermate , anzi ritengo che anche a scuola si debba diffondere. Qs cultura per permettere alle future generazioni di non ammalarsi! QStack anno inseriro nel progetto accoglienza un percorso informativo in tal senso!,
Ciao Anna, benvenuta su Miglioriamoci 🙂
Immagino tu sia una maestra o una professoressa… Inserire determinati argomenti nella scuola di oggi può davvero fare la differenza nella vita futura dei ragazzi!
Ottima la tua idea quindi 🙂
ciao a tutti
come mai di tutti quelli che dicono che vendono prodotti bio non riescono a fare dei prezzi dei loro prodotti competitivi e piu bassi di quelli non-bio
e siccome lo so che produre bio non costa di piu anzi di meno e solo lo stesso fatto che vogliono sempre guadagnare di piu anche loro i comercianti di questi cosi detti prodotti bio
un altra forma di publicita a vendere la roba al piu alto prezzo perche e bio
non essiste prodotto bio se costa di piu quindi non fidatevi di nessuno affinche lo coltivi da solo
quindi comprare bio e buggia e nient altro
Ciao Sky, benvenuto su Miglioriamoci 🙂
Di certo qualcuno se ne approfitta e utilizza il termine biologico per aumentare i suoi guadagni, ma non tutti sono così…
Ti consiglio di leggere questo articolo e relativi commenti dove si approfondisce questa tematica
https://www.miglioriamoci.net/mangiare-biologico-costa-troppo/
Puoi anche leggere:
https://www.miglioriamoci.net/biologico-cosa-significa-veramente/
Ciao Amos ho provato a condividere su fb ma non funziona
Ciao Tomaso, benvenuto su Miglioriamoci 🙂
Grazie per la segnalzione… A volte può succedere, riprova, ora dovrebbe funzionare 😉
Ciao Amos,
Hai pienamente ragione.
Io sto lottando vs mia moglie oramai da 2 anni per cercare di convincerla e di spiegarli dove sta sbagliando.
Ora dopo un anno inizia ad essere più ragionevole.
Le prime volte non ne voleva sapere, mi rispondeva male e mi diceva “sei il solito fissato” e parlava con le sue amiche “mio marito si è fissato con il biologico spero che tra un mese gli sia passata” e cosi via.
è stata durissima ma dopo 1 anno di introduzione di cibi integrali e dopo 1 anno di introduzione di cibi biologici adesso sembra aver capito il vantaggio sia in fattore di salute che in fattore di energia del cibo biologico. Inoltre ha capito che anche il gusto di molti cibi industriali è un gusto che in realtà non esiste ma è frutto della chimica. Un pò come a Matrix quando il traditore e l’agente smith mangiano la bistecca.
Spesso un altra risposta che si ha oltre a quella a cui fai riferimento è : Ma i cibi industriali sono più buoni e quelli biologici fanno piùschifo.
Con questa frase ti dicono tutto, non riescono ad affarere il concetto di più buono, cosa vuol dire più buono se compri delle mentine al mercato dove sono al 100% chimiche dove non c’è niente di naturale, dove è il buono? il gusto è buono? ok, stai mangiando tutti prodotti chimichi, perchè non ti compri dei prodotti chimichi e te li bevi a colazione!!!!! questa è in genere la mia risposta.
Io spesso uso il termine Sborra di Pinguino per cercare di convincere le persone, e direi che funziona.
Dico loro, come è che mangi le Pringols o lo zucchero bianco che sono alimenti nocivi al 120% e non mangi la Sborra di Pinguino che è sicuramente “salutare come composizione alimentare”, al che la maggior parte rimane allibita dalla tipologia di confronto, e spiego loro che se pur schifo la Sborra di Pinguino non fara certo male, mentre le Pringols se pur buone al palato faranno sicuramente male, questo per far capire che Gusto Buono non significa Alimento Sano.
Ciao Gennaro, benvenuto su Miglioriamoci 🙂
Ottimo il tuo ragionamento sul gusto! C’è da aggiungere che dal momento che smetti di mangiare determinati alimenti ( se così si possono chiamare…) per alcuni mesi, dopo assaggiandoli ti accorgi subito che quel gusto che ti sembrava tanto buono in verità non lo è poi così tanto, ti accorgi che il tuo corpo non lo desidera, senti il sapore chimico!
Il problema fondamentale che si pone nella scelta tra “veleno per topi” e “glutammato monosodico” (per fare un esempio ma potremmo sostituire quest’ultimo con “aspartame” e mille altri ancora) è che, mentre il primo è notoriamente un prodotto NOCIVO, il secondo è considerato un additivo alimentare beatamente distribuito con il benestare dei governi e con somma soddisfazione delle case farmaceutiche.
La medicina poi, mentre avverte della pericolosità dei veleni, non dirà mai ad un malato di cancro che la sua patologia è statqa provocata dal glutammato…
Credo che la corretta informazione sia la prima vera difesa che noi possiamo attuare nei confronti di un sistema che guadagna a scapito della salute altrui: quando io dissi a mio figlio (16 anni) che l’aspartame delle gomme da masticare era molto nocivo fece spallucce… Allora gli spiegai che può provocare leucemia, linfomi ed infarto improvviso; smise immediatamente di consumarli.
Come ho potuto constatare, quando la teoria del generico “fa male” si traduce in qualcosa di più tangibile, di più raccapricciante, quando ci troviamo faccia a faccia con l’effettiva pericolosità di ciò che ci infiliamo disinvoltamente in bocca, le cose cambiano e la presa di coscienza affiora.
Naturalmente non per tutti ma, io ritengo, ogni lungo viaggio comincia con un piccolo passo: io intanto mi sono incamminata…
Ciao Monica, quello che dici è verissimo, ed è anche per questo che le persone continuano a mangiare schifezze: si fidano del sistema di controllo che dovrebbe tutelare la salute pubblica…
Mascherare poi la nocività di determinati additivi è piuttosto facile poi, proprio perchè non hanno effetti immediatamente visibili…
Parlare delle conseguenze che possono provocare determinati ingredienti può essere utile con alcune persone, con altre non serve a nulla, anzi a volte può risultare controproducente: le persone sono molto diverse tra loro e ognuna ragiona a suo modo….
Ma, come dici tu l’importante è in qualche modo incamminarsi, e sempre più persone lo stanno facendo 😉
E’ pure difficile cambiare perchè cambiare porta affrontare dei costi. Se adesso il sto leggendo questo sito stupendo, ho deciso di impiegare del mio tempo per ottenere sapienza, però la sapienza è pure dolore, perchè conoscere accresce il dolore. Vivendo in una società che cerca di fare del male agli altri offrendoti prima la mano dell’amore, tanti sono felici perchè in effetti vengono vendute con amore tutti i cibi. Se devi iniziare a dubitare di quasi tutte le mani intorno a te, dovrai certamente iniziare a lavorare sodo per capire cosa devi conoscere per poterti cibare, è questo a tante persone non piace, perchè per tante donne significherebbe fare le casalinghe, perchè non dimentichiamo il mangiare bene devi cucinare e impiegare del tempo.
Per concludere se la mia vita è il miglior investimento, cercherò di offrire del tempo alla mia vita per dargli più possibilità di vivere più a lungo.
Ciao, benvenuto su Miglioriamoci 🙂
Dedicare del tempo alla propria vita è quanto di più saggio si possa fare!
Continua così..
Ciao Amos,
per cambiare il modo di pensare ed alimentarsi degli altri………..non possiamo fare altro che dare il nostro esempio. Noi stessi possiamo essere il ” catalizzatore ” del cambiamento degli altri……………..prima cambiando noi stessi e poi fare da esempio per gli altri. Questa per me è ” l’ Arma segreta ” per le persone che sono molto restie a cambiare.
Comunque vada……..anche se abbiamo davanti noi la persona più ostile e scettica del mondo………..abbiamo seminato. La persona al momento può essere pochissimo ricettiva al nostro insegnamento, al nostro feedback. Ma stiamo sicuri che è questione di tempo: abbiamo messo ” una pulce ” nel suo orecchio. Tu caro Amos………sei questa pulce all’ orecchio, che con molta umiltà cerchi fi farci diventare più consapevoli, più svegli, più attenti, più riflessivi. Di questo ti ringrazio di Cuore. Grazie Amos.
Cappello Massimo
Ciao Massimo, benvenuto su Miglioriamoci, hai completamente ragione, l’importante è seminare, poi i frutti o prima o dopo si coglieranno!
Ti ringrazio per l’apprezzamento 🙂
Ciao Amos,
E’ passato un anno da quando ho scritto qui il mio ultimo post.
In un anno, sto vedendo molti frutti dei miei pensieri e modi di vivere “naturali” anche nelle persone che mi circondano.
Mia moglie, per esempio, adesso mangia il 90% del cibo biologico, io nel frattempo sono diventato vegetariano. Adesso mia moglie accetta benissimo il bio, ma non accetta il fatto che sono vegetariano (un passo alla volta ehhehe). Adesso mia moglie sta attenta hai cibi che contengono veleno, cosi come i suoi genitori, o i miei genitori o gli amici più intimi. All’inizio ero per tutti un “CIARLATANO” o un “fissato”, adesso molti stanno imboccando il mio sentiero (a piccoli passi), la mia voce si sta diffondendo, e ciò mi fa piacere. Ora non sono più visto come uno diverso, ma direi più come un salutista e talvolta un saggio, visto che iniziano a chiedermi consigli su chi è alle prime armi nella debellazione dai cibi industriali.
Anche al di fuori delle persone che conosco, rispetto ad un anno fa ci sono molte più persone consapevoli dei danni del cibo industriale e attente. Forse anche l’aumento esponenziale dei tumori o comunque di tantissime malattie che prima non c’era sta accendendo la mente dei dormienti.
Inoltre, consumare bio non sempre è sinonimo di una spesa maggiore.
Nel mio caso, essendo vegetariano, con tutti i soldi che spendevo nella carne posso comprarmi tranquillamente pasta integrale bio, fagioli azuki bio, verdura bio ecc, e la spesa è la stessa di prima. E comunque meglio + povero ma + sano, che + ricco ma meno sano.
Conosco persone benestanti, con stipendi considerevoli (5mila€ al mese) che acquistano solo prodotti scadenti a bassissimo costo dai discount solo per risparmiare altri soldi. è proprio vero che i soldi vanno dai soldi.
Chissa se tra 10 anni riusciremo a debellare il morbo del cibo industriale.
Ciao Gennaro, sono davvero felice di questo tuo messaggio 🙂
Continua così, dare l’esempio è il miglior modo per vedere gli altri cambiare e, prima o poi, la maggioranza delle persone sarà formata da gente consapevole!
Ho imparato che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e ho capito che con certe persone dovrò agire col mio esempio,dovrò essere da modello,certo la mia attitudine o missione a condividere ciò che io imparo ogni giorno dai tuoi articoli non verrà mai meno,perchè quando si decide di aprire gli occhi lo scenario di vita cambia e non si torna piu indietro quando si sceglie di seguire la strada della consapevolezza!!
Ciao Isa, è esattamente così, una volta intrapresa la strada è praticamente impossibile tornare indietro… Tuttavia non tutti si trovano al momento giusto per imboccare la strada, è inutile forzare la mano 😉
Personalmente ho cominciato dalla mia famiglia, i danni che mi sono procurata mangiando merendine, ho 53 anni e sono cresciuta con certi prodotti, non sono recuperabili ma i miei figli potranno evitarli se prenderanno coscienza del problema. Devo dire stanno reagendo piuttosto bene, non è facile ma si parte dai ragazzi. La mia piccola battaglia la conduco in famiglia, gli adulti sono fermi sulle proprie posizioni difficili da modificare.
Ciao, benvenuta su Miglioriamoci 🙂
In effetti le persone adulte sono quelle che fanno più fatica a prendere coscienza della necessità di un cambiamento…
Ma pian piano vedrai che cambieranno anche loro vedendo il vostro esempio 😉
Grandissimo!!!
Beh, che dire, grazie Melly 🙂
La gente è chiusa nelle loro abitudini e si sentono minacciati se provi a fare qualcosa per cambiare le loro malsane abitudini . Danno sempre la colpa al caso se stanno male ,ma non pensano che il nostro organismo ha delle esigenze per funzionare al meglio e che noi possiamo fare molto per la nostra salute . Per loro l’unica soluzione per l’alta pressione è la pastiglia ,ma poi li guardi e sono in sovrappeso ,gli dici ma cambia modo di alimentarti , muoviti d bevi acqua invece di coca cola . La risposta è: e lo so sarebbe si di fare così .Ma tu cosa fai per la tua salute personalmente ? niente . Hanno mal di gambe e non camminano ,ma una bella pastiglia per la circolazione del sangue ci vuole . insomma non decidono che è il momento di cambiare ma continuamente fanno sempre le stesse cose.
E’ passato circa un anno da quando ho cambiato alimentazione, l’uso dell’aole vera e la visione di Fed Up hanno cambiato la mio prospettiva. In special modo dopo aver visto Fed Up, mi ha sconvolto vedere come fin da piccini siamo stati ingannati a suon di pubblicità e per indignazione dal giorno giorno successivo ho iniziato a cambiare. Nei primi mesi parlavo molto di questa cosa, in quanto nuova e in quanto stupefacente nella sua semplicità e ovvietà che nessuno riusciva a vedere e che anche chi la vedeva la ignorava, cercavo di non essere invadente o pressante, ma finivo per parlarne ogni volta che mi si presentasse l’occasione. Ho anche litigato in rete, non con persone “comuni”, ma con studiosi o personaggi pubblici, come l’infido Bressanini oppure con quel cafone di Balasso, perché ritenevo che avessero una responsabilità. Poi ho frequentato gruppi vegani, igienisti, macrobioti, ecc. perché mi interessava vedere l’esperienza delle altre persone, e mi sono accorto che se hanno il corpo “pulito” grazie all’alimentazione, i più hanno il cervello fottuto per averla trasformata in una religione. Insomma dopo un anno mi sono stufato, ne parlo molto di rado, poco e con pochi, mangio come mangio, se gli altri sono così ansiosi di avvelenarsi e nuocere all’ambiente sono affari loro, chi mi premeva di far cambiare è già cambiato, tanto basta.
Ciao, benvenuto su Miglioriamoci 🙂
La tua reazione è perfettamente normale: appena si scoprono determinate cose le si vorrebbe dire a tutti e ci si stupisce che non vengano accolte…
Anche io quando ho iniziato a scoprire questo mondo nascosto non potevo fare e meno di dirlo con tutti, ne parlavo continuamente!
Poi ho capito che se non è il momento giusto puoi parlare fin che vuoi ma quella persona non cambierà di una virgola… https://www.miglioriamoci.net/il-tuo-momento-giusto/
Grazie Amos per i tuoi consigli,è proprio vero oggi far capire alle persone che ciò che stiamo mangiando è un veleno che a poco a poco ci uccide è quasi impossibile,in quanto sia per ignoranza,sia per le pubblicità martellanti che ogni minuto sentiamo,le persone acquistano prodotti a volte senza rendersi conto nemmeno quello che stanno acquistando,io ne so qualche cosa in quanto faccio il rappresentante di prodotti di piccole aziende agricole e quando si va a propore questi prodotti ai piccoli esercenti quello che ti senti dire è ma i clienti non li acquistano,secondo me il fatto principale è che manca la mentalità per lo meno nella mia zona le Marche.
Prima di tutto grazie per i tuoi consigli e le tue informazioni sempre espresse in modo chiaro e semplice dove tutti possono capire. Al riguardo dei prodotti veramente biologici , il problema che secondo me ,le famiglie comuni quindi con stipendi medi e magari con figli a carico,se acquistassero regolarmente prodotti biologici ,con i loro introiti da fame non arriverebbero manco alla meta`del mese ( vedasi il sottoscritto con figlio a carico e residente in una delle citta` tra le piu`care d`Italia Trento) . Che consiglio mi potresti dare per un buon compresso ? Grazie per la tua attenzione e la tua disponibilita`
Ciao Bruno, benvenuto su Miglioriamoci 🙂
Ti suggerisco di leggere questo articolo e relativi commenti 😉
https://www.miglioriamoci.net/mangiare-biologico-costa-troppo/
Perfettamente d’accordo su tutta il tuo pensiero. La mia esperienza mi ha insegnato di condividere le mie conoscenze solo con le persone che ne fanno esplicita richiesta mentre in passato con il desiderio di informare gli altri, erano solo delle battaglie stressanti ed improduttive: chi vuol continuare a farsi del male è padronissimo di farlo, sotto la propri e piena responsabilità.
Aggiungo che le scuse per evitare i cambiamenti alimentari sono sempre le più disparate e fantasiose: costa di più; non ho tempo; non mi piace; non sono sicuro che…..: fantastico.
Io chiudo sempre con questa domanda: buono è uguale a salutare????
Grazie ancora di tutto
ciao Amos,
ovviamente e per cominciare complimenti per il lavoro di informazione che fai!!!!
riguardo al “problema” sotto esame sull’incapacità di autogestirsi della “maggioranza”, ti faccio notare che essa non cura la differenziazione dell’immondizia perché “tanto poi buttano tutti insieme”, se la riprendi mentre butta un mozzicone di sigaretta per terra “ma che vuoi che sia per una cicca”, se prende una multa per mancata emissione di scontrino “agli evasori milionari je fanno lo sconto a me fanno chiudere”, … c’è sempre una risposta che giustifica anche se nessuna risposta in realtà giustifica alcunché. determinante è stata la risposta di una mia carissima amica quando le stavo per raccontare di un’analisi emersa sull’uso del microonde (che lei usava per scaldare il latte ed il cibo ai figli): “non dirmi nulla perché se mi togli il forno a microonde sono finita!!!!”.
ogni risposta data è più una giustificazione a non volersi modificare.. ma vale tanto su questo argomento quanto sull’aspetto caratteriale (“sono fatta così e non posso cambiare”; “ormai ho 50anni …”).
io personalmente faccio campagna informativa ad ogni donna che conosco per spingere sull’uso di assorbenti lavabili/coppette per il ciclo mestruale nonché pannolini lavabili per infanti… le risposte sono sempre più o meno le stesse (da donne con figli a cui dovrebbero interessare le condizioni del pianeta che lasceranno ai figli): “mi fa senso il sangue”; “ma tanto fra qualche anno entro in menopausa”; “ma che schifo.. .dovrei lavare la mer@@a a mano?”.
ad un certo punto mi trovo a dar ragione al mio compagno quando mi vede avvelenata per le risposte ricevute… “a samà… selezione naturale!”
sulle risposte di alcuni relativamente al costo dei prodotti bio faccio presente che:
l’uso di concimi naturali, la mancanza di pesticidi, la mancanza di ormoni fanno si che per avere lo stesso quantitativo della “grande distrIBuzione” ci siano costi maggiori
io coltivo (solo per uso personale) un piccolo orto e produco olio di oliva.
se dovessi vendere l’olio solo per rientrare delle spese di gestione degli ulivi (2 potature l’anno, 2 volte l’anno il concime, raccolta olive spremitura etc) dovrei venderlo a 8 euro il litro
se dovessi vendere i prodotti dell’orto tra frutti aggrediti dai parassiti, piante ammazzate da eventi atmosferici etc.. dovrei farli pagare a peso d’oro solo per il tempo, l’acqua e la manutenzione che faccio!!!)
Ciao, grazie per i tuoi consigli, è vero ci vorrebbe un’opera di ” evangelizzazione ” sul cibo.
Solo quando ci colgono dei grossi disagi fisici cominciamo a capire da dove possa essere derivato il problema. Mi congratulo con Te per avermi fornito gli elementi per poter rispondere in modo saggio a certe persone che hanno un atteggiamento a dir poco irritante.
Un sorriso da Gio e da Rosa.
Ciao Amos. E’ da un po’ che ti seguo ma non ho mai risposto alle tue mail. Ho deciso di farlo ora perché quello che hai detto mi ha fatto riflettere. Io ho avuto la fortuna di crescere in campagna e di vivere un’infanzia bellissima: i miei nonni erano tutti contadini. Conosco molto bene il sapore delle verdure e della frutta appena raccolte, delle uova fresche e della carne di animali allevati come si deve (e per favore, i vegetariani non si scandalizzino…) Sono stata bambina negli anni ’80, anni di consumismo in cui si è iniziato a mangiare schifezze, mentre in casa mia le merendine erano una rarità. Mia nonna era nata nel 1909, aveva vissuto due guerre e sofferto la fame. Sapeva cucinare qualsiasi cosa e tirare fuori delle squisitezze a partire da ingredienti modesti. Anche mamma è sempre stata una bravissima cuoca e da loro ho imparato l’amore per la cucina.
Oggi si cucina molto meno, ma penso che il fatto che le donne lavorano sia solo una scusa. Anch’io lavoro (sono operaia e i turni sono molto faticosi) ma amo cucinare e so che con un po’ di organizzazione è possibile fare tutto. Intorno a me vedo soprattutto tanta mancanza di volontà e di buon senso. Non ho mai usato un dado per il brodo né assaggiato la stragrande maggioranza dei cibi pronti e per questo sono stata guardata dalle mie colleghe quasi con schifo. Figuriamoci convincerle a farne a meno!
Purtroppo tutto questo non risparmia i bambini… Fino a pochi anni fa una delle più famose aziende di alimenti per l’infanzia in una pubblicità sosteneva che “i nostri biscottini sono buoni e leggeri, senza burro né uova!” Alla prima occasione sono andata al supermercato e controllando gli ingredienti e sono rimasta allibita vedendo che gli squisiti biscottini erano pieni di latte in polvere e di olio di palma. Nella mia ignoranza non ho potuto fare a meno di pensare che forse era meglio prepararli con un pezzettino di burro e un ovetto fresco… E’ molto triste pensare che oggi persino i piccoli sono colpiti da allergie alimentari e da gravi malattie. Dove arriveremo se si continuano a riempire i carrelli della spesa di “troiai” come si dice in Toscana?
Perdona se mi sono un po’ dilungata, spero che le mie parole riescano a far riflettere tante persone, soprattutto tante mamme. Grazie per tutti i tuoi consigli!
A me è tale domanda è stata posta addirittura nel seguente modo “Ah bhe, tanto prima o poi tutti dobbiamo morire per cui perchè guardare tutto quello che si mangia?”
Come scrivi te è frutto di ignoranza, ma a volte anche estrema fiducia nel sistema. Quando poi a sostenere tutto questo sono persone presunte “Intelligenti” passiamo noi per i fanatici.
Ho cercato tante volte di aprire gli occhi ai miei interlocutori, spero che qualcosa sia stato recepito e, se anche non adottano tutta l’attenzione che pongo io quando vado al super, che inizino ad essere più accurati nelle loro scelte.
ciao
Tutti rispondono: e ma se guardiamo tutto non viviamo più….. Ma non si accorgono che piano piano si stanno avvelenando??!!! Bisognerebbe davvero partire dalla scuola materna, istruire i bambini sulla differenza di ciò che è buono e ciò che ci fanno piacere con l’inganno pubblicitario e perchè tutti fanno così….
Ehnnò cari imprenditori di industrie alimentari io leggo sul tuo pacchetto di prodotto nel supermercato e se non sono convinta non te lo compro………..e tanti non dovrebbero più comprare, ci dovrebbe essere una bella rivoluzione e far passare il messaggio di boicottare certe aziende non comprando più una briciola dei loro prodotti perchè contengono solo schifezze (e mangiatele tu impresario!!!!)
Apriamo gli occhi e cominciamo a non comprare………….Solo quello che la natura ci dà è salute per noi.
Un saluto a tutti
Raffaella
Leggo da diversi mesi tutto quello che pubblichi, ho comprato il libro L’inganno del cibo e nei limiti del possibile ho cambiato molte cattive abitudini. Qualche giorno fa ho visto un video di un chimico di nome Bressanini che diceva che il glutammato di sodio non fa male perché è comunque presente naturalmente in molti alimenti: credo che in rete sia l’unico a sostenere una cosa simile. Come può affermarlo? Ho pensato che sia pagato dai grandi produttori di alimenti contenenti appunto questa sostanza…Grazie e continua il tuo ottimo lavoro d’informazione. Marinella
Ciao Marinella, la premessa importante da fare è questa: oggi si possono trovare mille verità diverse ed è sempre estremamente difficile cosa è giusto e cosa sbagliato, su questo argomento ho anche preparato un video:
https://www.youtube.com/watch?v=lACWwJivC2g
La mia risposta alla tua domanda sul glutammato la trovi qqui: https://www.miglioriamoci.net/glutammato-fa-male/