Prima di leggere questo articolo è molto importante che tu abbia letto i due che lo precedono. Vai al primo articolo
Cancro: cosa posso fare per guarire?
La malattia non si presenta per caso, non è dovuta alla sfortuna, la malattia si presenta perchè è necessario un cambiamento da parte tua a livello fisico, mentale, spirituale.
Qualcosa di davvero importante che puoi fare è perdonare!
Sì perdonare tutti coloro che ti hanno fatto del male, tutti coloro che hanno reso la tua vita impossibile, tutti coloro che ti hanno derubato, insultato, denigrato, sottovalutato…
La mancanza di perdono lavora costantemente contro di te, lavora in modo subdolo dall’interno, cambiando in peggio la tua vita, portandoti anche alla malattia.
Per guarire è essenziale non coltivare una radice amara al proprio interno, altrimenti tutti gli sforzi fatti verranno vanificati.
Lascia che ti racconti una storia:
Anni fa ci fu una grossa epidemia in un piccolo villaggio di una remota regione africana, gli studiosi arrivati sul luogo poterono appurare che il problema derivava dall’acqua che risultava contaminata.Il villaggio traeva il suo fabbisogno d’acqua da un ruscello di montagna che passava lì vicino. Gli studiosi risalirono il ruscello fino alla sorgente alla ricerca di una soluzione. Arrivati alla sorgente però ebbero la sorpresa di trovare nulla di strano in superficie. Per questo vennero inviati dei sommozzatori i quali trovarono qualcosa di shockante sott’acqua: una scrofa con tutti i suoi cuccioli era evidentemente annegata nel ruscello e il suo corpo incastrato tra le rocce stava contaminando tutta l’acqua. I sommozzatori liberarono il cadavere del maiale e nel giro di pochissimo l’acqua ritornò limpida e pura!
Ti ho raccontato questa storia per sottolineare l’importanza di estirpare la radice amara che lavora al tuo interno.
Se odi qualcuno o coltivi comunque cattivi sentimenti verso una persona, questi sentimenti lavorano giorno e notte contro di te e costituiscono la tua radice amara, costituiscono la tua scrofa che infetta tutta l’acqua e ti porta alla malattia: tutti i tuoi sforzi contro la malattia risultano inutili se prima non estirpi questa radice, se prima non rimuovi la scrofa incastrata tra le rocce!
Quando decidi di perdonare una persona non lo fai per quella persona, ma lo fai per te!
Fino a quando continui a seppellire dentro di te la rabbia e il rancore cercando solo di dimenticare non fai altro che accumulare un arsenale tossico dentro di te che prima o dopo rompe i confini e ti si riversa dentro!
La soluzione non è dimenticare ma PERDONARE, perdonare in modo completo e incondizionato: non permettere a quella persona di continuare a farti del male a causa del rancore che tu nutri nei suoi confronti, liberati da questa dipendenza controproducente, perdona per essere libero, perdona per estirpare la tua radice amara, per rendere limpide le acque del tuo ruscello!
Non stai perdonando per fare un favore a qualcun altro, questo è importantissimo, nel momento che perdoni stai facendo un enorme favore a te stesso!
Non continuare a pensare “mi hanno ferito troppo, mi hanno fatto troppo male, non posso perdonarli” Questa mentalità non farà altro che trascinarti nel baratro, ti stai autosabotando.
Le convinzioni sono utili nel momento in cui sei pronto a cambiarle.
Andare avanti con la testa dura senza mai fermarsi per cambiare idea, per perdonare, per guardare dall’interno la propria vita porta prima a dopo a scontrarsi contro un muro troppo grosso che non può essere abbattuto a testate!
A tal proposito c’è un vecchia storia di un capitano che naviga con la sua immensa nave in una notte molto buia. A un tratto nota una luce splendente proprio di fronte alla nave, invia immediatamente un messaggio via radio chiedendo all’altra nave di virare di 10 gradi.
Pochi secondi dopo riceve la risposta: “Non si può, cambiate voi la vostra rotta di 10 gradi”. Il capitano indispettito risponde furiosamente “Sono capitano nave. Chiedo a voi cambio rotta” dall’altra parte rispondono:”Sono navigatore seconda classe. Non posso. Cambiate vostra rotta” A questo punto il capitano non ci vede più dalla rabbia e passa alle carte pesanti:”Sono nave da guerra e non cambio rotta!” e pochi secondi dopo l’inaspettata risposta: “Sono un faro. È vostra scelta signore!”
Questa piccola storia per sottolineare ancora una volta quanto possa essere controproducente andare avanti a testa bassa, senza ascoltare nessuno, sulla propria strada senza prendere in considerazione nessuna altra possibilità.
Non andare a schiantarti contro il faro, non rimanere fermo sulle tue vecchie posizioni e decisioni, la malattia è lì anche e soprattutto per questo, per darti un motivo importante per cambiare, per darti la possibilità di prendere in mano la tua vita e aggiustare tutto ciò che non và, per darti la possibilità di trovare la radice amara che stai coltivando dentro di te ed estirparla perdonando, riportando la pace nel tuo profondo!
Perdona e non te ne pentirai, perdona non ti costa nulla, perdona è tra la cose più importanti e utili che puoi fare per te stesso in vista della tua guarigione.
Cerca dentro di te, porta alla luce tutti i rancori e passa oltre, liberati da questo giogo, puoi scrivere una lettera a quelle persone e comunicargli che le hai perdonate, puoi telefonargli, mandare una mail, le possibilità sono infinite.
L’importante è agire, e ricorda lo stai facendo per te e per nessun altro!
Cancro: cosa posso fare per guarire? (Quarta parte)
P.s.
Se ritieni che questo articolo possa essere utile per altre persone clicca qui sotto e condividilo su Facebook o Twitter!
Sono decisamente d’accordo con tutto l’articolo, Amos il perdono è l’ingrediente essenziale alla vera guarigione
e l’esperienza di tante persone che sono uscite da questa malattia conferma alla grande questa tesi.Queste che tu chiami storie sono delle belle parabole per aiutarci a capire concetti che sono tanto semplici per chi ha conosciuto il vero senso del perdono, quanto misteriosi per chi continua a negarlo anche a se stesso. Vorrei davvero che chi naviga nel buio della malattia potesse finalmente vedere il faro come la luce che gli illumina il cammino e non come un nemico da combattere.
Margherita hai detto qualcosa di fantastico:
“Vorrei davvero che chi naviga nel buio della malattia potesse finalmente vedere il faro come la luce che gli illumina il cammino e non come un nemico da combattere.”
questo è del tutto basilare, troppe persone rimangono cieche davanti alle possibilità che la vita gli offre!
Che fantastiche parole… Sono pienamente d’accordo. Conosco una persona che ha avuto il cancro, proprio la rabbia e frustrazione che prova da anni le ha fatto venire queol male…dopo la guarigione non è cambiato molto, non ha appreso nulla, gli è venuto fuori un’altro male…la presenza di mio figlio ha migliorato la situazione ma non l’ha risolta del tutto, ecco perchè quando c’è un problema io sono d’accordo nel risolvere alla radice subito, perchè è come un peso che poi ti porti dietro per anni, anche se pensi di aver dimenticato.
Grazie Roberta!
Hai ragione, quando c’è un problema la cosa migliore da fare è affrontarlo e risolverlo subito, tentare di dimenticare, sotterrare il problema non è la soluzione, serve solo a dargli potere, il potere di agire contro di noi dall’interno!
Penso anche io che i cattivi sentimenti possano indebolirci e farci ammalare. Sembra quasi che abbiamo un sistema di gestione delle nostre energie vitali che regola le nostre attività biologiche in funzione di come approcciamo la vita. Se siamo felici, questo sistema deduce che stiamo bene a questo mondo, se invece siamo infelici, o rancorosi, lo stesso sistema non fa più di tanto per mantenerci attaccati questa “vita” e allenta le difese, magari dirottando su altro le nostre energie, forse proprio per farci ammalare ! Non so se pensando in questo modo e perdonando si possa guarire, ma un buono spirito può essere senz’altro un buon antidoto alle malattie ed una delle migliori prevenzioni per mantenersi il più possibile in salute !
Ciao caro Fabio, di certo perdonare rende più felici, e qualsiasi situazione stiamo affrontando essere più felici non può che aiutarci 🙂
Il sistema di cui parli secondo me agisce più come un campanello di allarme: nel momento in cui c’è qualcosa che non funziona nella nostra vita, nel momento in cui abbiamo la possibilità di evolvere, di cambiare in meglio, questo sistema ce lo segnala, dapprima in modo delicato, più psichico, poi, dal momento che noi non siamo più inclini ad ascoltarci, passa a qualcosa di più incisivo, qualcosa che non possiamo far finta di non sentirlo: la malattia o comunque un problema fisico… Il problema fisico nella maggioranza dei casi è la materializzazione di un problema mentale-spirituale che a quel livello non eravamo in grado di gestire, neppure ci accorgevamo della sua presenza…
Per questo nel momento in cui abbiamo un problema fisico è molto importante non affrontarlo solo da un lato fisico ma anche mentale-spirituale!
Siamo molto più di quello che immaginiamo 😉
OK gente, è semplicemente questa la Verità che ci Libera (dalle dipendenze mentali dannose e quasi sempre dalle malattie fisiche). Grazie !