Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di cosa significa prendersi la responsabilità del proprio corpo, se ancora non l’hai letta qui puoi leggere la prima parte dell’articolo.
Prendersi la responsabilità del proprio corpo non significa rinunciare a ciò che ci piace, ma significa vedere ciò che è sbagliato e non rinunciarvi ma semplicemente non volerlo più: aumentando la propria consapevolezza si cambia punto di vista, si vedono cose che prima non si vedevano, di conseguenza cose che ci piacevano possono trasformarsi in cose che non ci piacciono più, ma non per un nostro sforzo, per una nostra rinuncia, solo e semplicemente come conseguenza della nostra aumentata consapevolezza.
Piccolo esempio:
possiamo essere dei voraci divoratori di Pringles ma se davvero ci rendiamo conto, acquistiamo la consapevolezza di ciò che contengono e cosa può causare allora non vogliamo più mangiarle, iniziano a farci schifo. Ripeto, fino a quando risulta essere uno sforzo evitare, (in questo caso ), di mangiare le pringles, non abbiamo raggiunto dentro di noi una completa consapevolezza sull’argomento, non ci siamo davvero presi la responsabilità del nostro corpo !
Prendersi la responsabilità del proprio corpo significa uscire dallo stato di impotenza in cui ci si sente nel momento in cui siamo ammalati, svegliandoci ogni mattina con la consapevolezza che la nostra guarigione dipende al 100% da noi, che possiamo trovarne la causa e sconfiggerla, questa determinazione, questa consapevolezza è la miglior medicina!
Prendersi la responsabilità del proprio corpo significa vivere ogni momento della nostra vita con questa consapevolezza, agendo di conseguenza, spesso andando contro tutto e tutti, perchè la società non insegna a prendersi la responsabilità del proprio corpo, anzi vede in malo modo chi ci prova, lo etichetta e spesso lo denigra…
La base per le malattie la costruiamo noi ogni giorno, con quello che mangiamo, con quello che facciamo, con quello che pensiamo, se prendiamo consapevolezza di questo allora non ci interesserà più il giudizio della società, in qualche modo potremo addirittura sentirci superiori a chi ci denigra (sempre attenti a non gonfiare troppo il nostro ego 🙂 ).
Prendersi la responsabilità del proprio corpo significa vedere oltre l’effetto immediato di ciò che facciamo, di ciò che mangiamo:
non è mai morto nessuno a mangiare un wurstel ma questo contiene sbadilate di tossine che si vanno ad accumulare nel fegato e negli altri organi: vanno a preparare il campo per le malattie…
Non è mai morto nessuno mangiando una sottiletta, ma la sottiletta non è formaggio, è un mucchio di sostanze di scarto magistralmente compresse e ri-aromatizzate con additivi chimici che ancora una volta immette nel nostro corpo sbadilate di tossine…
Non è mai morto nessuno (forse) mangiando i diversi cibi pronti che troviamo al supermercato o le verdure e la frutta piene di pesticidi, ma tutto questo prepara nel nostro corpo le basi per la proliferazione delle malattie: e siamo noi che ogni giorno immettiamo questa roba dentro al nostro corpo!
Ogni 7 anni il nostro corpo si rigenera totalmente, questo significa che tutte le nostre cellule vengono sostituite nel tempo con cellule nuove … Da dove credi che prenda il materiale per costruire le nuove cellule il tuo corpo?
Siamo quello che mangiamo… C’è di che pensare…
Prendersi la responsabilità del proprio corpo significa pensare alle nostre cellule, impegnandoci a fornire al nostro corpo delle buone materie prime per la loro costruzione: ma attenzione, alle multinazionali, alle aziende del campo alimentare e agroalimentare non interessano le nostre cellule, ma solo le molecole che formano le nostre banconote…
Prendersi la responsabilità del proprio corpo non significa smettere di prendere farmaci e affidarsi completamente all’erborista o al naturopata o comunque a chiunque ci garantisca di essere “alternativo”, ma significa smettere di cercare la soluzione sempre e necessariamente in una pillola o in un preparato naturale o comunque in qualcosa di esterno, iniziando a cercarla dentro di noi, analizzando i nostri comportamenti, i nostri pensieri, la nostra alimentazione: questo non significa che non dobbiamo più affidarci alle cure di nessuno ma significa che ci affideremo alle cure senza aspettativa sul terapeuta e su quello che ci indicherà, il mio consiglio è:
Abbi fiducia nel terapeuta che scegli (ma non ti buttare da uno all’altro in cerca di chissà che…) ma abbi aspettativa su di te, non è il terapeuta (o il farmaco) che ti guarisce, ti fornisce solo un’indicazione, sei tu che ti guarisci, è il tuo corpo che si guarisce!
Tante persone hanno idea di avere in mano la responsabilità del proprio corpo, ma davvero poche ne hanno una completa consapevolezza, è un qualcosa che tocca diversi campi, dalla alimentazione alla medicina, dalla psicologia alla spiritualità…
Non è necessario avere letto decine di libri per decidere di prendersi la responsabilità del proprio corpo, si tratta di aprire gli occhi, anche solo per un attimo e indirizzarsi su questa strada che può davvero portare un forte miglioramento nella propria vita.
I gradini lungo il percorso sono tanti, ma come per tutti i percorsi, l’importante è cominciare e, se per te è arrivato il momento giusto allora sarà semplice vedere ciò che fino ad oggi non avevi visto!
Nella mia esperienza è stato essenziale vedere ciò che prima non vedevo, accorgermi a livello molto materiale della manipolazione presente in ogni campo, tesa a renderci tutti piuttosto controllabili, sottomessi e impotenti.
Per me è stata una molla importante e credo lo possa essere anche per molte altre persone, il mondo che ci circonda non è esattamente come ci viene descritto e numerose nostre convinzioni sono profondamente sbagliate e limitate, tutto questo per favorire coloro che da tutto ciò possono trarre profitto e potere…
Accorgersi di questo, acquisire la consapevolezza di questo, può aprirci gli occhi e farci vedere le cose da una prospettiva molto diversa, una prospettiva in cui prendersi la responsabilità del proprio corpo non è più un peso, ma una liberazione attraverso cui iniziare a vivere davvero… Un giorno poi ci accorgeremo che anche tutta questa situazione in cui i pochi sfruttano i molti per i loro obbiettivi di guadagno e di potere ancora una volta dipende solo ed esclusivamente da noi… Ma questa è un’altra storia 🙂
Ti auguro una magnifica giornata
Amos B
Ciao,Amos,come sempre condivido appieno cio’ che scrivi,le idee ed i concetti.
volevo esternare alcuni punti:prima cosa,purtroppo dobbiamo mangiare,certo si sceglie per il meglio,cioe’ si evitano i cibi gia’ pronti e cucinati,tutti quei prodotti con mille ingredienti indecifrabili,io poi da buona mamma ci sto piu’ attenta,non mi privo del piacere di cucinare,ma con quello che il mercato offre,per esempio,compro dei pomodori,li scelgo di quelli raccolti nel posto piu’ vicino a dove vivo,li lavo bene,ed una cosa che mi da gioia e tranquillita’,mentre li cucino ringrazio Madre Terra,e mi rapporto con amore e rispetto al cibo,secondo me un pensiero cattivo mentre mangi o dei commensali negativi, e’ piu dannoso del cibo stesso.. Ma questo e’ un’altro
discorso..Tenuto conto che i prodotti presunti biologici costano molto di piu’,e non tutte le famiglie se li possono permettere…
Altro punto,io devo cucinare per piu’ persone,quindi spesso mi adeguo al menu’che preparo per loro,anche se io magari vorrei mangiare pesce o bulgur,
che a loro non piace,non posso fare due pranzi e doppia spesa..
Ma tornando al discorso,hai ragione e’ molto difficile prendere consapevolezza profonda del nostro corpo,trovare la volonta’ per porre fine alle abitudini dannose,per esempio non riesco a smettere col fumo,ci provo,mio marito e’ ricoverato per i polmoni malandati a causa del fumo,ma ciononostante io continuo,ho tanto letto,appreso,conosciuto,ma questa benedetta volonta’ non viene fuori.. il fatto e’ che io non voglio smettere di fumare, anche se mi detesto,mi riprometto,un giorno fumo meno,cos’e’,cos’e’ che dovrei cambiare in me per riuscire a scegliere sentitamente di non fumare piu’ definitivamente?Cosi dicasi per tutte le altre dipendenze,credo che il meccanismo sia identico,per la droga,per la coca-cola,per il vino ecc..Io amo il mio corpo,ma cosi non lo dimostro,sono migliorata in tanta cose,la mia vita interiore ed emozionale ha avvistato nuovi orizzonti e possibilita’,ma perche’ continuo a voler fumare?
Non ho alre dipendenze,neanche la mia famiglia,non compro porcherie,ne’ bevande di alcun genere,grazie a Dio non usiamo medicine,ma ho questa debolezza…da dove comincio?
Ciao cara Adelaide, il tema del cibo è molto vasto, sapere cosa mangiare districandosi nella giungla di offerte che mirano solo a soddisfare i nostri occhi non è cosa del tutto facile… Nei prossimi articoli ne parlerò di certo più dettagliatamente…
Per quel che riguarda il fumo ti posso suggerire di leggere questo mio vecchio articolo e di rifletterci su http://bollo82.blogspot.com/2010/01/siamo-liberi.html prossimamente (per ora non so ancora quando 🙂 ) parleremo di questo problema che colpisce davvero milioni di persone più approfonditamente e spero di poter dare un aiuto più concreto!
Ti auguro una splendida giornata 🙂
Ciao Amos,
E’ giustissimo l’idea di essere responsabili della propria salute e credo che nessuna persona vorrebbe mai ammalarsi, ma purtroppo non è facile evitare di non mangiare cibi dannosi per il nostro corpo, perché la maggior parte di ciò che c’è al mercato non è che possiamo dire sia pulito o salutare, anzi non lo è per niente. Non tutte le famiglie hanno un piccolo terreno su cui coltivare qualche ortaggio o essere benestanti per poter comprare prodotti biologici, quindi un bel pezzo della popolazione è costretto a mangiare della merda. Credo che tante persone cercano il più possibile di mangiare sano, perché la roba sana è sicuramente più buona della robaccia e solo uno scemo direbbe l’incontrario, solo che secondo me siamo in qualche modo incatenati dal sistema che c’è; io ad esempio mi sento personalmente impotente su questa situazione, perché cerco di mangiare più possibilmente cibi sani ma certe volte sono anche costretta, molte volte inconsciamente, di mangiare robaccia. E’ quindi non è per niente facile perché ci sono tanti vincoli da superare, però credo che la cosa più importante è iniziare, e cercare il più possibile di seguire una corretta alimentazione e sopratutto cambiare lo stile di vita….non è facile ma tutti dovrebbero cercare di iniziare a cambiare.
Per me comprare ad esempio frutta e verdura al supermercato, credo che sia un atto abominevole, anche se lo facciamo inevitabilmente, perché è così artificiale e triste comprare e cucinare i prodotti della natura prendendolo da un supermercato; è sicuramente più piacevole cucinare e mangiare un’ortaggio che hai coltivato e raccolto. Io mangiando verdure che coltivo mi sento più contenta e soddisfatta di quelle che si comprano.
Ciao, hai ragione, nessuno vorrebbe mai ammalarsi e molti cercano il più possibile di mangiare di sano, ma cosa significa quest’ultima cosa? Per ogni persona, per ogni livello di consapevolezza ha un significato diverso, c’è chi crede che mangiare sano significhi mangiare tradizionale e non valuta per niente la qualità degli ingredienti che utilizza che spesso di sano hanno davvero poco; c’è chi crede che mangiare sano significhi consumare cibi “light” che spesso contengono più additivi chimici di tutti gli altri e risultano quindi essere molto dannosi…
Ci sono quindi diversi modi per valutare cosa significa mangiare sano… Ne riparleremo sicuramente nei prossimo articoli 🙂
Infine, prendersi la responsabilità del proprio corpo non significa solo mangiare sano ( e questa volta davvero sano per quello che è possibile 🙂 ) ma molto di più, prendersi la responsabilità del proprio corpo significa cambiare modo di vivere a 360 gradi, significa cercare la consapevolezza , significa davvero tante cose che spero con il tempo di spiegare bene 🙂
Ti auguro una splendida giornata!
Ciao Amos
E’ la prima volta che passo di qui (ci sono arrivata per caso) e subito questo articolo mi ha colpita. Anch’io sto cercando di ‘disintossicarmi’ il corpo e l’anima da tutto quel che di tossico questo sistema-mondo produce, sia esso un pomodoro cresciuto a suon di fertilizzanti chimici, o la tv-spegni-cervello e ammazza-positività.
Insomma, spero che con il tuo contributo e l’esempio di tanti che si ribellano a tutto questo, sempre più persone si rendano conto di quel che sta succedendo e …diventino responsabili del proprio corpo e di quello di chi sta loro vicino. Senza se e senza ma, perchè volere è potere.
Buona giornata:-)
Ciao Linda, sono d’accordissimo con te: volere è potere e tutti uniti possiamo davvero migliorare!
Buona giornata anche a te 🙂
parole sante ! ormai ci hanno condizionato a mangiare ciò che vogliono le multinazionali.
quardate quà l’ultima trovata per aumentare i profitti :
http://cucina.corriere.it/notizie/cards/dal-giappone-sottilette-cioccolato-usa-quelle-ketchup/fette-fondenti_principale.shtml
cosa si mangia pur di arricchire qualcuno !!!
la domanda e’ chissa’ davvero di cosa sono fatte queste sottilette .
che sara’ ? un altro modo per reciclare cioccolate avariate o scadute di sicuro con quest’ idea riusciranno a non buttare via quello che prima si doveva buttare.la cosa buffa e’ che chi ha avuto questa magnifica idea avra successo e fara soldi a palate.
buona giornata.