Quali sono gli effetti collaterali dei medicinali?
In genere le persone più attente controllano il bugiardino ( il foglietto allegato al farmaco) per controllare gli eventuali effetti indesiderati e collaterali del farmaco in questione.
Questo è un comportamento molto importante e direi essenziale prima di assumere qualsiasi farmaco. Ma non basta!
Gli effetti indesiderati e collaterali che si possono leggere sul bugiardino sono troppo spesso poco esaurienti e soprattutto riferiti solo ai potenziali effetti collaterali che si possono riscontrare nell’immediato.
In genere dopo aver letto il bugiardino di un farmaco la persona media pensa più o meno così “va beh dai vuoi che questa roba succeda a me? Sono casi rari!” e assume il farmaco.
Leggendo il bugiardino spesso si trova scritto per esempio “Sconsigliato a chi soffre di problemi epatici” Oppure “può peggiorare problemi epatici già esistenti“:
in genere la reazione media a questo tipo di frase è :”beh, io non ho problemi epatici quindi…“
Ma cosa sono i problemi epatici?
I problemi epatici sono problemi relativi al fegato, tutti i farmaci che riportano questo tipo di indicazioni appesantiscono il fegato, contribuendo quindi a:
- rallentare la digestione,
- far aumentare la sonnolenza,
- provocare nausea mattutina,
- mal di testa,
- dolore cervicale,
- stanchezza
- etc.
Questi sono gli effetti di un fegato rallentato…
La maggioranza delle persone che non ha ricevuto dal medico una chiara comunicazione di problemi al fegato ( problemi epatici) crede di avere il fegato in piena salute: questo non è per niente vero!
Ogni giorno il nostro fegato deve filtrare sostanze innaturali (immesse attraverso la nostra alimentazione industriale), alcool, e farmaci vari.
Il fegato medio degli occidentali non è mai un fegato in piena forma, è un fegato con dei problemi, un fegato affaticato, intasato, rallentato.
Possiamo quindi dire che praticamente tutti hanno problemi epatici, anche se il medico ancora non glielo ha comunicato in via ufficiale!
Per questo, quando leggi sul bugiardino “Sconsigliato a chi soffre di problemi epatici” pensaci due volte prima di assumere quel farmaco peggiorando così la situazione del tuo fegato con tutte le conseguenze sopraelencate, oltre a mettere le basi per problemi molto più gravi…
Ma non finisce qui,
nel bugiardino vengono riportati gli effetti collaterali riscontrati durante i test e quelli segnalati dalle persone. Il problema però è che la maggioranza delle persone che vede manifestarsi un effetto collaterale diverso da quelli elencati, spesso nemmeno lo collega al farmaco, e se lo fa spesso non si prende la briga di denunciare la cosa in modo che tale effetto collaterale venga aggiunto al bugiardino.
Ancora peggio,
molti effetti collaterali possono manifestarsi a distanza di tempo dall’assunzione del farmaco, questo comporta molta difficoltà nel collegare l’effetto indesiderato al farmaco stesso e per questo nella maggioranza dei casi questi effetti collaterali non vengono mai inseriti nel bugiardino, in quanto non si collega in modo chiaro e ufficiale determinati disturbi a quel determinato farmaco.
Questo per il semplice motivo che è passato del tempo da quando si è assunto il farmaco…
Infine gli effetti collaterali peggiori sono quelli che in nessun modo sembrano collegati al farmaco, quelli che si manifestano anche anni dopo l’assunzione, quelli che dipendono non necessariamente dall’assunzione di un determinato farmaco specifico, ma dall’assunzione di svariati farmaci nel corso della vita, dei diversi veleni contenuti nel cibo etc.
Quegli effetti collaterali che si manifestano con malattie gravi, malattie per le quali ancora sembrano non esserci cure.
Di questo tipo di effetti collaterali il bugiardino non parla e non parlerà mai.
Tuttavia ogni farmaco potenzialmente introduce tossine nel nostro corpo, e non sempre siamo in grado di eliminarle, soprattutto se non siamo in perfetta forma (e oggi con il cibo che mangiamo, l’aria che respiriamo etc. il nostro organismo non è mai al 100%), quelle tossine sono i mattoni delle nostre future malattie apparentemente incurabili e imprevedibili.
Quindi quando decidi di assumere un farmaco leggi bene il bugiardino, ricorda che i tuoi organi non sempre sono al massimo ( soprattutto il tuo fegato) e che se anche gli effetti collaterali immediati sembrano non essere troppo devastanti, possono esistere degli effetti collaterali molto peggiori che il bugiardino non ti mostra…
Per approfondire:
Prevenzione cosa significa davvero
Farmaci, sei sicuro di non abusarne?
P.s
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Caro Amos, dici cose esatte in questo tuo articolo, ma c’è da osservare che chi va a farsi prescrivere un farmaco dal medico non vede l’ora di prenderlo per mandare via i sintomi che lo affliggono. Ho conosciuto persone che non solo non leggono il bugiardino, ma addirittura lo buttano subito, perché impedisce di riporre bene il farmaco. Pensare che gli stessi che si comportano in questo modo, poi ascoltino le tue raccomandazioni…. beh la vedo dura! Per questi il medico è legge!!! Gli altri, ma sono ancora una minoranza, che lo hanno già capito, si rivolgono alle cure alternative e alla vera prevenzione. In ogni caso, anche se questi concetti sono difficili da passare a chi ne avrebbe maggiormente bisogno, auguriamoci che presto entrino a far parte della coscienza collettiva, non per combattere una battaglia contro qualcuno, ma per essere a favore della nostra salute e del nostro benessere.
Ciao Margherita, più se ne parla e più le persone diventano sensibili all’argomento 😉
Certo, se ne venisse parlato per un pò di giorni in televisione le persone si sensibilizzerebbero molto più velocemente…
In ogni caso però pian piano sempre più persone si renderanno conto di cosa significa assumere farmaci senza fare nessuna valutazione e inizieranno ad agir di conseguenza!
Dici bene Amos,
io aggiungerei che il fegato di noi moderni occidentali è particolarmente penalizzato dal tipo di alimentazione, che sembra fatta apposta per comprometterne l’ efficienza a lungo termine, e proprio dall’ abuso di farmaci, nonchè da tutti gli inquinanti chimici che quest’ organo è chiamato a gestire.
Inoltre la preparazione accademica di un medico comune non consente di conoscere appieno le effettive condizioni di salute del paziente, relativamente ad un organo specifico.
La medicina cinese, per fare un esempio, proprio in campo diagnostico dispone di strumenti più raffinati.
Ciao Michele, come sempre hai colpito nel segno: il fegato è sotto attacco da questa società moderna!
Gli effetti collaterali sono studiati nel lungo, medio e breve termine per i farmaci usati nel lungo termine. Per quelli usati a medio termine nel medio e nel breve. Gli altri nel breve. Se uno usa un farmaco in modo scorretto, colpa sua se non legge il bugiardino, colpa del medico se non sa fare il suo mestiere. Le reazioni idiosincratiche esistono sempre, mettiamoci una pezza sul cuore.
Quando si parla di problemi epatici nei bugiardini, si intendono problemi epatici propriamente detti, spesso con modificazioni dei parametri epatici. Ciò significa ugualmente che il farmaco DANNEGGIA il fegato, ma in individui “sani” il rapporto rischio/beneficio è favorevole al beneficio. Il paracetamolo è classicamente e notoriamente epatossico, quindi lo si esclude in soggetti con problemi epatici concreti e seri. Negli altri soggetti, il fegato dispone di riserve di glutatione a sufficienza per debellare il pericolo senza problemi: semplicemente, si riformerà altro glutatione che andrà a sostituire il vecchio e al fegato non capita nulla di male.
Non c’è da stupirsi che il fegato sia un organo spesso carico di lavoro, visto il compito che ha è normale, ed è stato progettato per quello specifico scopo. Il paracetamolo lo farà lavorare come tante altre cose che ingurgitiamo tranquillamente nella vita quotidiana. A volte, integratori alimentari sono epatossici!!
Per gli effetti collaterali, sbaglia la gente che non li dice. I case-report, comunque, sono poco utili, molto meglio meta-analisi e studi del I, II, III e IV tipo.
Mi pare occorra disntiguire l’abuso dall’uso. Ovvio che il bugiardino non dica: “Ehi, guarda che il paracetamolo manda al buon Dio il fegato se lo usi per troppo tempo”. Ciò è normale, nessuno dovrebbe sognarsi di prenderlo per così lunghi periodi.Difficilmente l’uso ristretto di un farmaco scatenerà gravi problemi nel tempo, per quello serve l’uso cronico. Ma allora torniamo al discorso effetti collaterali. E poi, è risaputo che il problema della medicina moderna sono le malattie corniche, poco controllabili. In crisi acuta, spesso, è tutto più relativamente facile. In casi cronici, meglio farsi aiutare da altre medicine.
Non starei a fare troppo allarmismo: un farmaco è un farmaco, devi sempre valutare rischio/beneficio, come medico sarebbe il tuo reale mestieri oltre ad anamnesi e diagnosi. E non creiamoci paranoie su effetti drammatici a lungo termine: all’opposto di ogni aspettativa, l’aspirina crea voragini in stomaco ed intestino ma il suo uso continuo a piccole dosi, ma ugualmente terapeutiche in certe condizioni, previene i tumori del colon-retto. Assurdo, ma la natura ci dimostra questo e ben altri casi.
Perdona il tono asciutto, l’articolo era interessante e volevo commentarlo prima che mi dimenticassi. Ahimè, i miei amici mi chiamano, ed io ho dovuto rinunciare a rimodellare i contenuti! 😉
Ciao Orazio…
Quando una persona utilizza un farmaco dovrebbe sempre leggere il bugiardino.. Ma anche facendolo troppo spesso le persone non interpretano bene quanto scritto… E ribadisco non tutto è scritto nel bugiardino.
Come fai notare bene tu dei farmaci che vengono utilizzati per il breve periodo vengono studiati gli effetti nel breve periodo… Ma cosa succede se questi farmaci vengono utilizzati per breve periodi sì ma questi periodi si ripetono piuttosto spesso?
Possiamo ammettere che un farmaco di per se, assunto alla dose ideale, nel momento ideale, può essere utile e non lasciare danni nell’organismo… Ma oggi il problema è un poco più complesso, possiamo parlare di cocktail di farmaci.. Anche senza scomodare malattie particolari. La maggioranza delle persone ha un mobiletto pieno di farmaci a casa e li utilizza ogni qual volta sente di averne bisogno: oggi l’aulin per il mal di testa, domani il malox per il bruciore di stomaco, dopodomani lo sciroppo per la tosse e una aspirina, il giorno dopo un pò di voltaren etc.
Non si tratta quindi di un solo farmaco ma di decine, assunti con regolarità… Quindi non demonizziamo un farmaco in per se stesso, ma non minimizziamo nemmeno il loro possibile effetto deleterio sul nostro corpo…
Dici bene Amos, ma a questo punto la colpa è del medico, o del paziente o del farmacista. Del medico, perchè alcuni medici “non sanno quello che fanno”. Vedi il medico di un mio amico che “cura” tossi con Oki.
Del paziente, che molte volte gli interessa soltanto eliminare il sintomo nel modo più rapido possibile. Se per farlo serve un oki ogni due per due, ben venga.
Del farmacista, che spesso dà l’oki senza ricetta.
I farmaci sono farmaci, e andrebbero utilizzati, proprio come le erbe officinali, esclusivamente quando ve ne è stretto bisogno, per la dose minima e per il tempo minimo necessario. Se poi le persone, istruite o meno che siano, non lo fanno deliberatamente, la colpa allora è della società in cui viviamo, che abbiamo costruito noi stessi mattone dopo mattone. 😉
Non è così importante trovare di chi è la colpa, l’importante è essere consapevoli del problema, prendersi la responsabilità del proprio corpo e agire di conseguenza, imparando a valutare ogni farmaco prima di assumerlo solo perchè ce lo ha detto il medico o il farmacista. Imparando a non abusare dei diversi farmaci https://www.miglioriamoci.net/abuso-farmaci/
Senza mettere in croce nessuno, individuare di chi è colpa può aiutare a modificare il sistema 😉
Considerazioni importantissime, Amos ! Personalmente da quando ti seguo ho imparato ad essere molto più cauto nell’assunzione di farmaci, anche se non ne sono mai stato un grande consumatore. Dovremmo avere molta più attenzione per il nostro fegato, un “filtro” che al giorno d’oggi è spesso sovraccarico di tossine e che compromette il nostro stato generale di salute. E quegli “avvisi” sui bugiardini ne sono una palese conferma….
Ciao Fabio, sono contento di aver avuto questo tipo di influenza nella tua vita 🙂
ciao ,
sono piu di 20 anni che non assumo farmaci di nessun tipo o genere
sono per la prevenzione e terapie naturali o alimento-terapie e cerchero di non usare mai i farmaci ,non per un motivo in inglese la farmacie si chiamano “Drug store”
si puo remediare ogni simtomo anche senza farmaci
Grazie per aver condiviso la tua testimonianza!
Meno farmaci utilizziamo e meglio stiamo, eliminarli poi del tutto affrontando i problemi in modo naturale e attraverso la prevenzione è la cosa migliore!
Continua così 😉
E la prima volta che visito questo sito e vi faccio i complimenti e molto interessante. Io assumo difficilmente farmaci, sto molto attenta a CIO che mangio non compro i precotti i congelati pronti niente fast food niente alcol fumo bevande gassate, sia io che i miei figli, e anche se mi dicono che vivo da malata per morire sana, non cambierò mai il mio stile di vita.
Ciao Rosaria, benvenuta su Miglioriamoci 🙂
Quella frase l’ho già sentita dire altre volte… In realtà non si tratta di vivere da malati, ma di volere vivere da vivi il più tempo possibile e nel miglior modo possibile, senza cadere nelle trappole e negli inganni dell’industria alimentare moderna!
Sono sicuramente d’accordo sul fatto che qualsiasi farmaco faccia male e che abbia quindi degli effetti collaterali, ma a questo punto vorrei sapere cosa dovrebbe fare mia madre per evitare di assumere dei farmaci come quelli che prende per la sua alta glicemia (che risulta alta anche assumendo i farmaci da anni) o quelli per la pressione alta (che risulta altra anche assumendoli da tempo). Il suo medico, che fra l’altro è scrupoloso, dice che di questi farmaci non ne può fare a meno, se vuole continuare a vivere, ma anch’io sono convinta che avrà il fegato affaticato ed anche qualcos’altro.
E’ infatti spesso stanca alla sera, sempre più magra (Kg. 45,00) ed ha perso l’appetito. Mi domando quindi cosa mi consiglieresti per lei per “rinvigorire” il suo fisico, tenuto conto del fatto che questi farmaci dovrà prenderli per tutta la vita e che sempre di più gli causeranno problemi collaterali?
Ti ringrazio per i tuoi suggerimenti.
Ciao Daniela, benvenuta su Miglioriamoci 🙂
Il punto non è cosa dovrebbe prendere per sostituire i farmaci.. Ma cosa è necessario fare per far sì che non ci sia più bisogno dei farmaci…
Io non sono un medico e quindi quelli che seguono devono essere interpretati come semplici consigli da verificare nelle giuste sedi:
Per quel che riguarda il problema della glicemia è essenziale lavorare sull’alimentazione, eliminando tutti i prodotti raffinati e introducendo cereali integrali, preferire la verdura cruda alla verdura cotta, consumare carne il meno possibile.
Qui sul blog trovi numerosi articoli sull’alimentazione:
https://www.miglioriamoci.net/mangiare-sano-in-10-passi/
https://www.miglioriamoci.net/dieci-alimenti-che-puoi-mangiare/
https://www.miglioriamoci.net/mangiare-sano-dieci-punti/
Iscrivendoti qui http://cibidaevitare.it potrai scoprire altri alimenti che è meglio evitare.
Ti suggerisco anche di acquistare e studiare per bene l’ottimo libro “Diventa medico di te stesso” del Dott. Giuseppe Nacci ( http://www.macrolibrarsi.it/libri/__diventa_medico_di_te_stesso.php?pn=1317 )
Altro importante fattore da tenere presente è questo:
https://www.miglioriamoci.net/prevenire-il-diabete-e-altre-malattie/
Seguendo queste indicazioni, compresa l’ultima che ritengo essenziale, con tutta probabilità si avrà un miglioramento delle condizioni di salute e anche la pressione potrà ritornare gradualmente all’interno di valori più accettabili.
Consiglio anche l’assunzione di olio di lino biologico un cucchiaio ogni mattina:
https://www.miglioriamoci.net/proprieta-semi-di-lino/
Detto questo il mio suggerimento finale è quello di rintracciare un bravo naturopata o in alternativa un omeopata che la possa seguire in modo diretto.
Ciao! Interessante argomentazione però devo dire che allo stesso tempo non mi piace molto perchè non ci dai una “soluzione”. Mi lasci con l’ansia senza darmi nemmeno una speranza! Non sò se mi sono spiegata. Non dico che dovevi scrivere tutto quello che in realtà dobbiamo fare ma almeno darci un indizio o uno spunto! Per esempio adesso io sono da una settimana che ho problemi molto forti a livello gastrointestinale e ho provato attraverso l’alimentazione di curarla ma me la stò solo trascinando dietro. Io non sono un medico nè un nutrizionista,come faccio? È voglio che vado dal medico alla fine! E quel che mi prescrive non lo prendo? Ora come ora non ho scelta! (Cmq sì ho letto con molta attenzione il foglietto illustrativo! E mi dispiace vedere la lista degli effetti collaterali. Ma che ci posso fare? Non ho una laurea in medicina e non voglio fare cure fai da te! )
Cmq mi piacerebbe sapere la tua opinione.
Ah vokevo anche aggiungere che sto sempre molto attenta all’alimentazione (mangio tutto integrale, tanta frutta e verdura, la carne l’ho quasi eliminata dalla mia dieta, i formaggi non li mangio perchè sono intollerante al lattosio, mangio molti legumi e cibi vari ecc)
Ma per me la gente che pensa che mangiando sano non ci si ammala più è solo illusa. Ci si ammala DI MENO ok. Ma non mai! Quindi sapendo che prima o poi ci si ammala tutti più o meno gravemente, una volta successo che facciamo?
Ciao Paola, la prima cosa da fare è sempre la prevenzione in modo da limitare il più possibile i momenti acuti.
Per prevenzione intendo un grande lavoro sull’alimentazione (mi dici che già lo fai e questo è ottimo ma credimi, c’è sempre spazio per migliorare ancora 😉 )
e un grande lavoro sull’intestino che costituisce il primo organo tra noi e il mondo esterno.
Per capire come ricondizionare perfettamente l’intestino: http://curaintestino.it
Questi sono i due pilastri essenziali che non devono mancare mai.
Detto questo come dici perfettamente tu non si ha l’assicurazione di non ammalarsi mai più: i fattori in ballo sono molto di più e non è possibile controllarli tutti.
Possiamo catalogare i disturbi in due categorie:
acuti e cronici
Quando si tratta di un problema acuto quindi mai avuto prima che si presenta in modo inaspettato molto spesso risulta difficile per la maggioranza delle persone affrontarlo in modo naturale: in questo caso, piuttosto che trascurare il problema in molti casi può essere di aiuto rivolgersi al medico per uscire dalla fase acuta.
Dopo di chè però è basilare capire il motivo del malessere e lavorare per far sì che non si ripresenti.
Stesso discorso per i disturbi cronici: il rimedio fornito dal medico nel 99% dei casi spegne solo il sintomo che poi si ripresenta dopo poco tempo. Ancora una volta diventa importante capire cosa provoca il malessere e lavorare in modo che non si ripresenti più.
Come lavorare su un determinato disturbo?
In primo luogo rinforzando il lavoro sui due punti principali indicati all’inizio, poi potrà essere molto utile rivolgersi a un bravo omeopata, sottoporsi a trattamenti osteopatici e cranio sacrali, fare movimento se si è sedentari etc.
Su facebook poi puoi iscriverti al nostro gruppo:
https://www.facebook.com/groups/miglioriamoci.net/
e chiedere dritte su come agire nel tuo caso specifico.
Oppure puoi scriverci a info@miglioriamoci.net
Salve sono in cura dal neurologo prendevo il risperdal ogni 15 giorni ora e da 1 anno e 4 mesi circa che prendo xeplion 100 mg ogni 28 giorni. il problema e che negli ultimi 3 mesi a distanza l’uno dall’altro ho avuto 3 principi di svenimento appena aprivo gli occhi sentivo un grandissimo capogiro e se non mi portava qualcosa da mangiare mio fratello sarei svenuto nonostante fossi coricato!! l’ultima volta mi e successo il mattino seguente alla puntura le altre due volte non mi ricordo non ci ho fatto caso!Ora andrò a farmi le analisi per accertamenti! In attesa dei risultati volevo sapere se secondo voi può essere un effetto collaterale dato che mio cognato che è medico lo escludeva dato che il problema non si è verificato subito(dopo poche ore) dalla somministrazione ma dal vostro articolo leggo che ci sono delle eccezioni! grazie
Buongiorno gli effetti collaterali descritti in questo articolo non sono del genere indicato, si manifestano più come malesseri generali che si acuiscono nel tempo e che poi magari possono sfociare in una possibile malattia futura… Il tipo di avvenimento descritto invece sembra essere una cosa acuta del momento che poi svanisce subito e che quindi si sarebbe dovuta verificare come indicato dal medico entro poco tempo dall’assunzione del farmaco.
Ovviamente queste sono tutte ipotesi, la cosa migliore da fare, dal momenrto che assumi questo tipo di medicine, è rivolgerti a più specialisti per sentire diversi pareri, non fermarti dal primo o dal secondo…