La vigilia di natale per tradizione si mangia il pesce ( ma perchè poi? Scopri perchè per la vigilia si mangia il pesce) vediamo come scegliere il pesce al meglio per tutelare la nostra salute.
I pesci con squame e pinne sono quelli da preferire sopra tutti gli altri: questo perchè i pesci con squame e pinne assorbono le tossine presenti nell’acqua meno facilmente rispetto a quelli che non le hanno!
I molluschi andrebbero evitati sempre, sono i pesci che contengono la maggior quantità di tossine (mercurio, cadmio, diossina, pcb)
Se come recita il detto “Il pesce grosso mangia il pesce piccolo” e il pesce piccolo ha assorbito molto inquinamento allora anche il pesce grosso si riempirà di tossine e metalli pesanti tra cui il mercurio, quindi molta attenzione ai grandi predatori come tonni, pesce spada, anguilla spigola, storione etc. indipendentemente che essi siano provengano da allevamenti o siano stati pescati.
Le tossine nei grossi pesci come il salmone si accumulano per lo più nella pelle e nel grasso, per questo è consigliabile togliere la pelle e cuocere il pesce alla griglia in modo che buona parte del grasso si sciolga e se ne vada assieme al suo carico di tossine
Per quel che riguarda il salmone, pesce molto gettonato in Italia è bene sapere che il 90% proviene da allevamenti, il colore che varia dal rosa al rosso intenso dipende da quello che l’animale mangia, e nel caso di pesce d’allevamento si tratta di coloranti carotenoidi uniti a farina e olio di pesce… Quindi non lasciamoci ingannare dal colore per valutare se si tratta di pesce buono o meno.
Discorso a parte merita il surimi, una pasta di pesce apprezzata da molti simile alla polpa di granchio prodotta nelle zone asiatiche: è un qualcosa di davvero orribile, da evitare nel modo più assoluto, è spesso composto da avanzi di lavorazione, scarti industriali giapponesi, olii, grassi, aromi, e additivi chimici.
In conclusione possiamo dire che la maggioranza del pesce che troviamo nel supermercato contiene una qualche sostanza nociva, è piuttosto difficile riuscire ad acquistare un pesce davvero sano.
Il consiglio è quello di evitare i peggiori come il tonno e i molluschi e utilizzare alcuni accorgimenti nel consumo degli altri, come non consumare la pelle e preferire una cottura alla griglia per fare in modo di depurare il più possibile l’alimento dalle tossine presenti per lo più nel suo grasso.
P.s.
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GRAZIE..Amos…sempre, sempre interessante!!
Grazie Simonetta 🙂
Accidenti, Amos !!! Più ti seguo, più acquisto “consapevolezza” che nutrirsi senza avvelenarsi, al giorno d’ oggi è davvero un’ impresa ! I progressi della farmacologia e della medicina devono tenere il passo dei danni che procuriamo al nostro corpo quotidianamente, semplicemente alimentandoci…Terre, mari, frutti, animali, stiamo intossicando tutto ! Continuando così, non sarà lontano il tempo in cui ci alimenteremo con pillole che contengono quanto ci serve per nutrirci…! Ma quali saranno le conseguenze ? Ed il piacere del gusto ? Che tristezza…!!!
Ciao Fabio, sì, alimentarsi in modo sano oggi è davvero qualcosa di complesso, e quel che è peggio è che tante persone nemmeno lo immaginano, convinte come sono che determinati alimenti facciano bene e siano sani!
Spero davvero che il momento in cui dovremo alimentarci con pillole non arrivi mai: difficile per l’uomo sostituirsi alla natura in modo davvero efficace, per completa che sia una pillola difficilmente conterrà davvero tutto ciò ci cui abbiamo bisogno…
ciao amos,
vorrei sapere se anke le vongole, contenenti molto ferro, sono da catalogarsi come cibo non sano, io le uso poco, ma mi sono detto meglio le vongole ke la carne, poi ti chiedo se anke il tonno, ke compro frequentemente controllando gli ingledienti,( tonno, olio d’oliva e sale) è da eliminare…..
Ciao Matteo, benvenuto su Miglioriamoci 🙂
Sì, anche le vongole sono piuttosto inquinate anzi, direi che si possano annoverare tra i pesci peggiori da questo punto di vista!
Il tonno a livello di ingredienti è ok (a patto che si tratti di olio extravergine di oliva e non di un non ben specificato olio di oliva che può contenere un pò di tutto…) il problema nasce sempre con l’inquinamento, il tonno è potenzialmente carico di metalli pesanti, pcb, diossine etc. Personalmente lo eviterei, o comunque riducine drasticamente il consumo!
A parte il fattore etico, non credo che il pesce, anche il più detossificato, sia adatto alla nostra alimentazione, o sbaglio?
Ciao Enzo, nutrizionalmente il pesce è un buon alimento, ricco di omega 3… Il difficile però è trovarlo incontaminato…
Ciao Amos,
Mangiare pesce non è come succhiare un termometro spezzato.
Dopo aver rotto il ghiaccio con una battuta, torno a fare il sero e mi spiego 😉
Il mercurio è tossico, e questo lo sapevano anche gli antichi romani. In particolare è tossico il metil-mercurio, che come giustamente osservi è contenuto nel pesce e in particolare nei grandi predatori (pesce grande mangia pesce piccolo).
Sembrerebbe logico quindi eliminare il pesce, cavoli contiene tossine!
Purtroppo questa è la prima metà della storia, ma la seconda metà non è “bisogna mangiare tofu per le proteine e olio di lino per gli omega-3”. L’altra metà è capire il meccanismo per cui il metil-mercurio è tossico.
Il problema è che limita l’assimilazione e l’utilizzazione del selenio, un importante elemento alla base di molti processi metabolici, in particolare ormonali.
Quello che non viene mai detto è che tra le migliori fonti di selenio ci sono: le noci del brasile (imbattibili), i rognoni e indovinate un po’… il pesce.
Insomma, il pesce ha il veleno, ma anche l’antidoto, e di conseguenza il bilancio, nella maggior parte dei casi, è positivo.
Dico nella maggior parte dei casi perché, e mi riaggangio al tuo articolo, alcuni pesci hanno veramente troppo mercurio, tra cui per l’appunto il pesce spada e lo squalo. Insomma, se mangiate una bistecca di squalo, assicuratevi di accompagnarlo con una manciata di noci di brasile. In tutti gli altri casi, non fatevi scrupoli e mangiate pesce, meglio se selvaggio da cattura.
Alex, credo che il tuo modo di vedere il problema sia riduttivo… Non si tratta solo di mercurio, ma anche di diossine e PCB, due inquinanti particolarmente pericolosi…
ma rimanendo al mercurio: si tratta di un metallo pesante che va in accumulo nel corpo, più pesce mangi e più mercurio introduci, più mercurio introduci e meno selenio assimili… Alla lunga non è certo una buona idea… I possibili problemi sono:
perdita di coordinazione motoria, formicolii, disturbi all’apparato digerente, tremori, disturbi dell’umore tra cui depressione, ansia, stanchezza cronica, apatia, insonnia, psicosi, irritabilità, sbalzi d’umore, anoressia, delirio, disfunzioni immunitarie, polmonite, collasso cardiocircolatorio…
Non credo ne valga la pena, e tra l’altro il mercurio è solo uno dei problemi che troviamo all’interno del pesce come dicevo all’inizio…
D’accordo sui PCB e le diossine (che però sono contenuti anche nelle piante).
Per quanto riguarda il mercurio, ti propongo un paio di ricerche interessanti:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20561558
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1637191/
Non sono le uniche due ricerche, sono solo le prime due che ho trovato, e vanno (tanto per cambiare) nella direzione opposta di quello che ci raccontano.
Non fatevi scrupoli mi raccomando…soprattutto di tipo ambientalista..non importa se il mare grida aiuto perchè si sta spopolando , perchè le varie tecniche di pesca stanno distruggendo ogni ecosistema marino, non importa se entro il 2045 ogni specie marina sarà praticamente estinta…..l’importante è accompagnare la bistecca di squalo con le noci dal Brasile.